Si avvicina il momento tanto atteso dal personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) delle scuole italiane: il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) sta per pubblicare il decreto che darà il via libera alle nuove posizioni economiche. Grazie agli aumenti del nuovo CCNL, gli importi stipendiali lordi saranno decisamente più sostanziosi: 700 euro per i collaboratori, 800 euro per gli operatori, 1.300 euro per la prima posizione economica degli assistenti e 2.000 euro per la seconda.
Requisiti e modalità per accedere alle nuove indennità, inclusi i servizi prestati come supplenti
Per poter accedere a questi incrementi economici, è necessario essere ATA di ruolo e aver maturato almeno 5 anni di servizio. Ma c’è una buona notizia: ai fini del computo dei 5 anni, verranno considerati anche i periodi lavorati come supplenti. Tuttavia, è importante notare che i 5 anni devono essere riferiti alla stessa area di appartenenza (amministrativo, tecnico o ausiliario), non è possibile sommare servizi prestati in aree diverse.
Inoltre, il decreto specifica che l’anno in corso non può essere considerato valido ai fini del requisito dei 5 anni. Questo significa che il conteggio partirà a ritroso a partire dall’anno scolastico 2023/2024. Anche i servizi prestati come supplenti brevi verranno presi in considerazione, purché si raggiunga la soglia minima di 12 mesi complessivi.
Questo intervento sulle posizioni economiche ATA rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento del valore e dell’impegno di questo personale fondamentale per il funzionamento delle scuole italiane. I nuovi importi stipendiali, ben superiori rispetto al passato, costituiranno un importante incentivo e una gratificazione per coloro che hanno dedicato anni di servizio all’istruzione pubblica.
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