L’immane tragedia accaduta a Genova che conta 38 morti, 6 dispersi e 600 sfollati dimostra quanto le nostre infrastrutture siano pericolose. La preoccupazione è che ancora una volta nessuno pagherà per quanto accaduto. I colpevoli dovrà individuarli la magistratura, su questo non ci piove, ma la giustizia italiana è molto lenta, da anni attende una vera riforma che miri a velocizzare i processi e a garantire la certezza della pena.
L’intero Paese invoca giustizia, nessun colpovele deve restare impunito, nessuno. Ritornando alle vicende nostre, in questi giorni stiamo ricevendo diverse segnalazioni da parte di docenti e personale ATA. Tutti quanti lamentano disagi causati dalla viabilità modificata a causa appunto del crollo del ponte. Genova è in ginocchio, il ponte costituiva uno snodo centrale e serviva a snellire il grande traffico che quotidianamete interessa il capoluogo ligure e il Porto, turistico e commerciale.
Disagi per docenti ed ATA
Proprio sul porto si stanno concentrando i maggiori disagi, in particolare molti docenti ed ATA che hanno trascorso le vacanze al Sud ed in particolare nelle Iole, maggiori e monori, scegliendo di viaggiare con le navi traghetto. Al rientro dovranno fare i conti con la vialibilità modificata. Il ponte infatti garantiva l’immediata uscita dal porto, adesso invece saranno costretti ad attraversare l’affollatissima Genova. Ma i disagi non riguarderano solo il rientro, ma l’intera viabilità annuale. Molti docenti ed ATA quotidianamente attraversavano quel ponte per recarsi al lavoro, con l’inizio dell’anno scolastico la situazione si complicherà ulteriormente. I docenti e gli ATA che arrivano da fuori Genova dovranno anticipare di molto il risveglio per essere in servizio in orario e dovranno mettere in conto ore e ore di code che certamente è nulla rispetto agli sfollati e chi ha perso la vita, ai quali va il nostro pensiero e cordoglio.
