Roma, 17 gennaio – La scuola italiana torna a puntare sulle sue radici culturali, tra poesia, storia, geografia e musica. Questo è il messaggio del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenuto durante il programma Cinque Minuti su Rai1 per sottolineare l’importanza di riscoprire il patrimonio culturale ed educativo del Paese.
“Stimolare la memoria attraverso la poesia è fondamentale, specialmente in un’epoca dominata da internet e cellulari. La poesia non solo sviluppa la memoria, ma anche la fantasia, la creatività e la capacità di apprezzare la bellezza di certe immagini poetiche,” ha ha dichiarato Valditara.
Il ministro ha anche posto l’accento sull’importanza della storia e della geografia. “Troppi ragazzi non sanno dove si trova la Palestina o chi sia stato Giuseppe Mazzini. Alcuni pensano addirittura che Eugenio Montale sia stato un presidente del Consiglio,” ha commentato, sottolineando come tali lacune riflettono una necessità urgente di valorizzare lo studio della storia, non solo italiana ma anche europea e occidentale. “Capire chi siamo, da dove veniamo e le nostre radici è essenziale per costruire il nostro futuro.”
Un altro punto cruciale riguarda la geografia, che per Valditara deve essere insegnata nella sua dimensione fisica, economica e politica: “Bisogna tornare a darle la giusta importanza.”
Infine, il ministro ha rilanciato l’idea di riportare la storia della musica al centro dell’educazione scolastica: “L’Italia ha una tradizione musicale straordinaria, dalla grande lirica di Verdi alla nascita della musica classica. Arte e musica devono essere fatte conoscere ai nostri ragazzi, fin da piccoli.”
Con questo intervento, Valditara pone l’accento su un sistema educativo che non solo prepara al futuro, ma che invita a riflettere sul valore delle tradizioni culturali italiane.
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