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PNRR e asili nido: Elisa Scutellà (M5S) accusa Meloni di propaganda e scelte fallimentari

Solo il 3% dei progetti sugli asili nido è stato completato: il grido d'allarme delle famiglie italiane

Roma, 22 gennaio – L’onorevole Elisa Scutellà, deputata del Movimento 5 Stelle, lancia dure accusa al governo Meloni durante il question time alla Camera, puntando il dito contro l’immobilismo sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) , in particolare sui progetti destinati agli asili nido.

“Giorgia Meloni ama definirsi paladina della famiglia tradizionale, ma la realtà dei fatti dimostra l’opposto. Sul fronte degli asili nido siamo fermi: solo il 3% dei progetti previsti è stato portato a termine. Questo è un disastro per le donne e le famiglie, che si trovano sempre più in difficoltà,” ha dichiarato Scutellà.

La deputata sottolinea come le famiglie italiane siano lasciate sole ad affrontare sfide crescenti: l’aumento dell’IVA sui prodotti per l’infanzia, il caro bollette e l’impennata del prezzo dei carburanti. “Mentre le famiglie arrancano, il governo trova risorse solo per aumentare gli stipendi dei ministeri e per finanziare le spese militari. È propaganda sulla denatalità, senza alcun aiuto concreto per chi vuole mettere su famiglia.”

Un quadro critico: poca attenzione alle famiglie e priorità discutibili

Secondo Scutellà, la mancata realizzazione degli interventi previsti dal PNRR è il segnale di un governo che antepone la propaganda ai fatti. “Giorgia Meloni è una donna, madre e cristiana, ma soprattutto è responsabile di questo disastro sugli asili nido. Le scelte del governo aiutano sempre i soliti, lasciando le famiglie senza sostegno,” ha aggiunto con tono critico.

L’urgenza di interventi concreti

Le parole della deputata risuonano come un appello a ripensare le priorità governative, mettendo al centro le esigenze reali delle famiglie italiane. L’attenzione ai progetti per gli asili nido, un elemento essenziale per favorire l’occupazione femminile e sostenere la natalità, potrebbe essere una chiave per affrontare il problema della denatalità in modo strutturale.

Con il PNRR ancora lontano dal raggiungere i suoi obiettivi, cresce il malcontento tra le famiglie, che chiedono risposte concrete e rapide.

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