Ad un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico, il settore scolastico italiano si trova a fronteggiare una preoccupante incertezza riguardo l’organico aggiuntivo del personale ATA. Un silenzio assortito avvolge la proroga di queste figure fondamentali, mentre i progetti legati al PNRR e all’Agenda Sud rischiano di bloccarsi. L’emendamento al DL Omnibus, che avrebbe dovuto estendere la presenza del personale ATA fino al 2026, non è stato approvato. Come temuto, la proposta non è passata poiché proveniva dall’opposizione.
La carenza di collaboratori e amministrativi mette in serio pericolo l’attuazione dei progetti strategici. Questi professionisti, che negli ultimi anni hanno anima e corpo al servizio del Ministero dell’Istruzione, stanno vivendo un vero e proprio “dramma lavorativo”. L’incertezza continua anche per chi, in attesa nelle graduatorie, vive con la speranza di una chiamata che potrebbe non arrivare mai.
Francesco Puliafito, rappresentante di SGS (Sindacato Generale Scuola), ha sottolineato come questa situazione stia generando un forte disagio tra i lavoratori. “Abbiamo presentato emendamenti al DL 131/24 nella speranza di potenziare il settore scolastico. Se non agiamo ora, la scuola italiana rischia di cadere al fondo delle classifiche europee”, ha concluso Puliafito.
In un contesto in cui la scuola gioca un ruolo cruciale per lo sviluppo del Paese, l’appello è chiaro: il MIM non può abdicare alla sua responsabilità.
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