Roma, 27 marzo – Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rischia di trasformarsi in un fallimento per il futuro dell’istruzione in Italia. La denuncia arriva da Antonio Caso, capogruppo del Movimento 5 Stelle (M5S) in commissione cultura alla Camera, che evidenzia dati allarmanti sull’utilizzo dei fondi destinati a asili nido e alloggi universitari.
Secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB), solo il 25,2% delle risorse previste per gli asili nido è stato effettivamente utilizzato. Questo rallentamento mette seriamente a rischio la realizzazione di 30.500 nuovi posti per l’infanzia, fondamentali per colmare il divario con gli altri Paesi europei.
Non va meglio per gli studenti universitari. L’Unione degli Universitari (UDU) ha lanciato un nuovo allarme: potrebbero essere cancellati 30.000 posti letto destinati agli universitari. Un colpo durissimo per il diritto allo studio, che penalizzerebbe migliaia di famiglie già alle prese con il caro-affitti e la carenza di alloggi accessibili.
“Il 5 aprile scenderemo in piazza per denunciare un governo che sta tradendo l’istruzione e il futuro dei giovani” – ha dichiarato Antonio Caso. Secondo il deputato, la responsabilità di questa situazione è chiara: “Fallimento ha un solo nome e cognome: Giorgia Meloni”.
Il rischio di perdere fondi vitali per il futuro dell’istruzione è concreto. Quali soluzioni adotterà il governo per evitare questa crisi? Resta da vedere se il grido d’allarme lanciato dall’opposizione e dagli studenti verrà ascoltato prima che sia troppo tardi.
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