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PITTONI (LEGA), RIPIEGARE SU CONCORSI ORDINARI BRUCEREBBE OCCASIONE STORICA PER RIMETTERE SCUOLA IN CARREGGIATA

1) Sia nella versione della legge 159 che nella prevista modifica ai sensi del dl 44, i concorsi ordinari non assicurano la copertura dei posti al 1° settembre 2021, né probabilmente al 1° settembre 2022;

2) Sono malvisti da centinaia di migliaia di precari della scuola esasperati, che da anni invocano procedure adeguate (non concorsi “trappola” con domande trabocchetto e tempi impossibili, che – come l’ultimo – paiono studiati per fare fuori i precari di lungo corso, non per stabilizzarli). E comunque, prima dei concorsi ordinari, chiedono si smaltisca il pregresso;

3) Perdurando lo stato pandemico diventa problematico (e impopolare) lo svolgimento di qualunque prova, checché ne dica il CTS, come ha dimostrato il concorso straordinario;

4) Ogni anno si incrementa di decine di migliaia il numero dei cosiddetti “triennalisti”, che premono per una fase transitoria con cui invertire una deriva che oggi appare irreversibile (troppi gli interessi legati a corsi e pubblicazioni preparatorie ai concorsi). Ci avviamo ormai a superare i 230 mila posti assegnati a supplenza (un impegno di mesi per le strutture territoriali). Il contrario della qualità e in rotta di collisione con quanto fatto nel 1989 (con ministro dell’Istruzione Sergio Mattarella) in una situazione molto meno grave rispetto a oggi. Senza contare che la normativa e la giurisprudenza dell’Unione Europea prevedono inequivocabilmente che il datore di lavoro (pubblico o privato che sia) ha l’obbligo di non reiterare all’infinito contratti a tempo determinato e, conseguentemente, di stabilizzare il personale che per un triennio sia stato destinatario di contratti a termine su posti vacanti e quindi attribuibili, invece, a tempo indeterminato.

5) Per consentire alle scuole di cominciare il nuovo anno scolastico con tutti i docenti titolari in cattedra, è necessario:

l° – Coprire con procedura straordinaria tutti i posti vacanti (effettivi circa 60.000);

ll° – Che almeno 50.000 posti di sostegno in deroga siano convertiti in organico di diritto;

lll° – Che almeno 10.000 posti attivati in organico di fatto per sopperire alle più diverse finalità (incremento del tempo pieno, istituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia, attivazione di corsi serali, sdoppiamento delle classi numerose, scuola in carcere e in ospedale…) diventino posti di potenziamento dell’organico.

6) Il progetto di “semplificazione della formazione e del reclutamento dei docenti” (ben 16 le categorie interessate) prevede una fase transitoria, con un piano personalizzato d’assunzione dei docenti precari – categoria per categoria (ignorarne qualcuna innescherebbe l’ennesima guerra tra poveri) – normando il percorso formativo per l’abilitazione e l’eventuale specializzazione sul sostegno. Verrebbero utilizzate le graduatorie dei supplenti (uniche disponibili), con l’obiettivo da una parte di coprire con una procedura straordinaria tutti i posti vacanti e dall’altra trasformare 50.000 posti di sostegno in organico di diritto (con un costo aggiuntivo minimo, poiché si integra a 12 mesi la spesa già sostenuta per 10 mesi) e incrementare di 10.000 posti l’organico di potenziamento.

Sen. Mario Pittoni
Responsabile Scuola Lega
Vicepresidente Commissione Cultura Senato

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