L’istituto di statistica rivede al ribasso le previsioni sul PIL del nostro Paese nei primi sei mesi dell’anno prossimo. Dati che allontanano l’obiettivo di crescita dell’1% fissato dal governo e gettano un’ombra sulla prossima legge di bilancio.
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L’Istat ha diffuso nuove stime che abbassano la crescita del PIL italiano attesa nel primo semestre 2024, portandola allo 0,4% rispetto allo 0,6% previsto in precedenza. Un taglio dello 0,2% che, sommato alle previsioni sul terzo trimestre (+0,2%), pone l’economia nazionale lontana dall’obiettivo dichiarato dell’esecutivo dell’1% annuo.
I dati riflettono un generale rallentamento, con la produzione industriale a -3,3% a luglio. Tuttavia, procede il calo della disoccupazione. Le maggiori difficoltà riguardano l’automotive e il settore del lusso.
La revisione al ribasso del PIL potrebbe costringere a modifiche in manovra finanziaria, con l’obbligo europeo di ridurre il rapporto deficit/PIL. Un peggioramento del denominatore, con una crescita inferiore alle stime, imporrebbe un taglio alla spesa.
Questo potrebbe spiegare le parole del Ministro Giorgetti su “sacrifici per tutti”, volte a chiedere uno sforzo a settori che stanno registrando extra-profitti. Ma le sue affermazioni hanno generato malumori nella maggioranza. In questo contesto di incertezza, si attendono le prossime mosse del governo.
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