L’Eurocamera ha dato il via libera al Libro Bianco per la difesa europea, un passo cruciale verso il piano ReArmEU. La risoluzione è stata approvata con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astensioni, evidenziando profonde divisioni tra gli eurodeputati italiani, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Il partito della premier Meloni ha votato compatto a favore del riarmo, lo stesso ha fatto Forza Italia, mentre la Lega si è distinta.
Nel Partito Democratico si è registrata una significativa spaccatura: 10 voti favorevoli e 11 astensioni. La segretaria Elly Schlein ha espresso dubbi sul piano, criticandolo per la mancanza di una strategia comune europea e per il rischio di incentivare il debito nazionale. Tuttavia, questa posizione ha suscitato tensioni interne, con alcune voci riformiste che chiedono maggiore chiarezza sulla linea internazionale del partito.
Contrario il Movimento 5 Stelle che chiede di utilizzare le risorse a favore di scuola e sanità.
Parallelamente, il Parlamento ha votato una risoluzione a sostegno dell’Ucraina, con il sostegno quasi unanime del PD ma senza la partecipazione di Fratelli d’Italia. Questa scelta riflette una strategia diplomatica più complessa da parte del governo italiano.
Le divisioni emerse non solo mettono in luce le sfide della politica europea, ma aprono anche nuovi scenari di confronto interno nei principali partiti italiani.
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