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Per ItaliaOggi non vi è scampo per i diplomati magistrali

ItaliaOggi analizza la questione dei diplomati magistrali e non vede nessuna possibilità per i 7 mila insegnanti. L’unica via di fuga potrebbe arrivare dalla politica, ma occorre capire se vi è la volontà di risolvere la loro questione. Tutto dipenderà dal nuovo esecutivo e dalla sua composizione.

Docente licenziato e poi reintegrato dal giudice

Il quotidiano, come avevamo già precisato noi in un recente articolo – evidenzia che non tutti i diplomati magistrali ricorsisti saranno licenziati, ma”solo i docenti i cui giudizi si sono conclusi o si concluderanno con la vittoria dell’amministrazione”. Tutti gli altri saranno licenziati, sia quelli con contratto a tempo determinato (ma a questo punto dell’anno scolastico difficilmente si interverrà) sia coloro i quali hanno avuto il contratto a tempo indeterminato con riserva T.

I numeri dei diplomati magistrali che rischiano il licenziamento

Quanti sono i diplomati magistrali a rischiare il posto? I conti li hanno fatti i tecnici del MIUR e riportati anche da ItaliaOggi: “Le immissioni in ruolo in bilico sono 6.669: 1.030 nella scuola dell’infanzia e 5.639 nella scuola primaria: circa i 2/3 delle assunzioni sono state effettuate prima del 2017/2018, in prevalenza nel 2016/2017 e un terzo riguarda docenti immessi in ruolo nell’anno in corso”.  Tali insegnanti erano inseriti in GaE grazie ai ricorsi, poi l’Adunanza Plenaria del 20 dicembre scorso (11/2017) ha deciso che la loro permanenza nelle Graduatorie ad Esaurimento era “illegale”. Ricordiamo, a scanso di equivoci, che i diplomati magistrali immessi in ruolo con riserva avevano firmato un contratto con clausola risolutiva, quindi accettavano l’eventuale futuro licenziamento.

Chi sarà licenziato?

 

Fermo restando che l’Amministrazione – conclude ItaliaOggi – “non procederà in autotutela al licenziamento dei docenti che sono stati immessi in ruolo con sentenza passata in giudicato. E non depennerà automaticamente gli aspiranti docenti inclusi in graduatoria a esaurimento sempre per effetto di sentenza dei giudici amministrativi. I licenziamenti e i depennamenti interesseranno solo i docenti che risulteranno soccombenti in giudizio, a mano a mano che i giudizi andranno in decisione. Pertanto, fino a quando i procedimenti rimarranno quiescenti, i docenti interessati continueranno regolarmente a lavorare o ad essere inclusi nelle graduatorie a esaurimento”.

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