Per insegnare saranno necessari i 60 CFU, per i precari si tratterà di una vera e propria mazzata inaspettata

I 60 CFU saranno costosi – Dopo quasi 11 mesi di anticipazione, l’Italia è sul punto di implementare un nuovo sistema di certificazione degli insegnanti, che richiederà un master più 60 crediti universitari.

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I recenti sviluppi legislativi hanno posto le basi per questo significativo cambiamento, come riportato da Il Sole 24 Ore. Il primo passo è stato fatto con l’approvazione del decreto Pa-bis, che consente agli studenti di guadagnare fino alla metà dei loro crediti universitari (CFU) online durante i primi due anni di studio. Il prossimo progresso è previsto nei prossimi giorni con l’approvazione del decreto del Primo Ministro (DPCM), che regolerà l’organizzazione dei nuovi corsi per aspiranti insegnanti.

Arriva il DPCM che introduce i 60 CFU

L’introduzione del requisito 60 CFU mira ad aumentare gli standard per i futuri insegnanti, assicurando che possiedano una base di conoscenze più ampia. Tuttavia, il lasso di tempo ristretto pone sfide per le università e i centri di formazione per adattare i loro programmi di conseguenza.

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Inoltre, sono state sollevate preoccupazioni per il potenziale onere finanziario per gli aspiranti docenti, con costi per questi corsi abilitanti che vanno fino a 2.500 euro. Un’autentica mazzata. Si torna all’antico ai vecchi TFA costosissimi e faticosissimi.
Dietro questa scelta ci sarebbe la preparazione adeguata dei futuri docenti e non il finanziamento alle università come sostengono alcuni maliziosi.

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