I dati sulla dispersione scolastica in Italia sono allarmanti, con uno studente su sei che abbandona gli studi. Tuttavia, il governo sembra concentrarsi su altre “emergenze” come i rave party e i forestierismi, senza prestare attenzione alla situazione della scuola nel paese. Gli 83.000 abbandoni registrati lo scorso anno rischiano di raddoppiare, ma non ci sono piani di intervento in vista.
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Inoltre, la legge di bilancio prevede tagli per quattro miliardi di euro nei prossimi anni e la riduzione del numero di dirigenti scolastici potrebbe portare alla chiusura e all’accorpamento di almeno settecento istituti, con la scomparsa di scuole proprio nelle aree in cui si sono segnalate le maggiori criticità sul fronte dell’abbandono scolastico.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione importante, a prima firma di Anna Laura Orrico, che chiede al governo di tornare indietro su queste scelte dannose per il sistema scolastico nazionale. Il progetto di autonomia regionale di Calderoli potrebbe rappresentare il colpo di grazia definitivo per la scuola pubblica.
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La comunità scolastica è chiamata a mobilitarsi in difesa della scuola pubblica, che rappresenta l’infrastruttura democratica più importante del paese. Il Movimento 5 Stelle si impegna a vigilare attentamente sulla situazione e a sostenere la comunità scolastica in ogni forma di mobilitazione.
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