L’importo della pensione minima di luglio 2024 aumenterà , ma non è ancora chiaro se verrà confermata anche la maggiorazione straordinaria. Vediamo intanto di fare il punto, cosa potrebbe cambiare e quali sono i nodi ancora da sciogliere per garantire agli assegni più bassi un valore adeguato al costo della vita.
Tabella pensione minima INPS luglio 2024
Nel 2024, infatti, la pensione minima, come fissato dalla tabella INPS, è fissata a 598,61 euro mensili, il valore più alto di sempre grazie alla rivalutazione del 5,4% scattata con l’inflazione record.
Ma a partire dal prossimo anno gli importi subiranno ulteriori ritocchi? Stando alle stime contenute nel Def, nel 2025 la minima dovrebbe aumentare dell’1,6%, portandosi così a circa 608 euro.
Tuttavia, resta incertezza sul rinnovo della maggiorazione del 2,7% introdotta eccezionalmente nel 2023, che aveva fatto salire la soglia a oltre 614 euro. Senza un nuovo intervento, gli assegni più bassi potrebbero quindi perdere potere d’acquisto.
Un nodo critico riguarda anche le regole per l’integrazione al trattamento minimo, che consente di raggiungere il limite di 598 euro.
Oggi ne hanno diritto solo chi ha maturato contributi prima del 1996, escludendo i “puri contributivi” con carriere dopo questa data. Il governo promette una riforma che superi questo vincolo, ma la misura costa troppo e non è detto che si riesca ad approvarla già nel 2025.
Pensione minima Luglio 2024, l’assegno non basta ai pensionati
In attesa di novità , vediamo come funziona oggi l’accesso all’integrazione e come incidono gli altri redditi sul diritto alla maggiorazione, per fare chiarezza su un tema delicato che coinvolge milioni di pensionati.
Intanto i pensionati INPS con la pensione di luglio 2024, la cosiddetta pensione minima, devono far fronte ad un carovita asfissiante che li porta a vivere in uno stato di degenza come non si era mai visto in passato.
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