Pensioni maggio 2024, la nuova tabella INPS con la rivalutazione degli importi

Le pensioni INPS aprile 2024, così come si evince dalla tabella con i nuovi importi allegata, saranno rivalutate.

Precisiamo, tuttavia, che l’aumento degli importi non riguarda tutti i pensionati, addirittura alcune pensioni saranno tagliate, nell’articolo facciamo chiarezza ed evidenziamo le soglie delle pensioni che subiranno la decurtazione degli importi e quelle invece che usufruiranno della rivalutazione totale o parziale.

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La rivalutazione delle pensioni INPS maggio 2024 è la stessa che avviene ogni anno. La percentuale di rivalutazione, quindi di aumento reale dell’assegno pensionistico, viene indicata nella Legge di Bilancio 2024 che ne prevede anche gli stanziamenti necessari.

Rivalutazione delle pensioni INPS maggio 2024, la tabella

Da come si evince dalla tabella che riportiamo qui di seguito, le rivalutazioni delle pensioni INPS vedranno alcuni assegni saranno rivalutati del 5,4%. Ma tale percentuale non sarà attribuita a tutte le pensioni così come prevede la legge varata nel 1998, che ne disciplina l’adeguamento. Le risorse, poche, stanziate dal governo Meloni mostrano una rivalutazione al ribasso ed applicata a scaglioni.

Tabella INPS rivalutazione pensioni 2024

La rivalutazione delle pensioni INPS maggio 2024 avverrà secondo l’ordine di scaglioni che pubblichiamo qui di seguito con l’apposita tabella rivalutazione delle pensioni INPS 2024, la sintesi:

  • rivalutazione al 100% (con annesso conguaglio) solo alle pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (563,74 euro), parliamo degli assegni fino a 2.101,52 euro lordi mensili;
  • rivalutazione dell’85% per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo (cioè fino a 2.626,90 euro);
  • rivalutazione del 53% per quelli tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.152,28 euro);
    rivalutazione del 47% per gli assegni compresi tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4203.04 euro);
  • rivalutazione del 37% per gli assegni tra 8 e 10 volte il minimo (fino a 5.253,80 euro);
    rivalutazione del 22% per le pensioni che vanno oltre le 10 volte il minimo Inps (ovvero da 5.254 euro lordi in su).

Da come si evince, l’aumento delle pensioni non saranno applicati a tutti gli assegni pensionistici, infatti si tratta della rivalutazione che non ha tenuto conto della legge del 1018 che regolamenta ne regolamenta(va) l’aumento annuale delle pensioni INPS che vedeva un’applicazione al 100% su tutte le fasce di reddito.

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