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Pensioni INPS 2025, ecco come ottenere il ricalcolo grazie alla sentenza della Cassazione

La Cassazione apre nuove possibilità per i pensionati: neutralizzazione dei contributi e rivalutazioni in arrivo.

Pensioni INPS 2025 – Una recente sentenza della Corte di Cassazione, numero 30803/2024 depositata il 2 dicembre, ha introdotto importanti novità per il calcolo degli assegni pensionistici, offrendo nuove opportunità a chi è già in pensione. La decisione si concentra sulla cosiddetta “neutralizzazione dei contributi”, un meccanismo che consente di escludere dal calcolo pensionistico i periodi lavorativi meno vantaggiosi, come quelli caratterizzati da retribuzioni basse o contributi ridotti.

Fino ad oggi, questa possibilità era riservata esclusivamente a chi si apprestava ad andare in pensione. Tuttavia, la sentenza stabilisce che anche chi ha già lasciato il mondo del lavoro può richiedere il ricalcolo del proprio assegno, adeguando l’importo alla reale carriera contributiva. Come spiegano gli avvocati Celeste Collovati e Massimo Leonardi dello studio Dirittissimo, «la Corte ha sancito che, al raggiungimento dell’età pensionabile per la vecchiaia, le regole applicabili alla pensione di vecchiaia valgono anche per la pensione di anzianità. Questo include la possibilità di neutralizzare i periodi di contribuzione meno favorevoli».

Un calcolo più equo per i pensionati

Il principio alla base della sentenza è chiaro: il sistema pensionistico deve rispettare l’intera carriera lavorativa del contribuente, evitando che periodi sfavorevoli penalizzino in modo significativo l’importo dell’assegno. Questo approccio rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità, personalizzando il trattamento pensionistico in base alle diverse condizioni economiche e lavorative affrontate nel corso della vita professionale.

Rivalutazioni e novità per il 2025

Oltre alla possibilità di richiedere il ricalcolo dell’assegno, i pensionati devono prestare attenzione anche alle rivalutazioni introdotte per il 2025. Come confermato dal decreto del Ministero, l’aliquota di rivalutazione è fissata allo 0,8%. Nel cedolino di febbraio 2025, inoltre, verranno accreditati gli arretrati relativi alla rivalutazione di gennaio, non applicata a molti assegni a causa di ritardi amministrativi.

Le date da segnare sul calendario sono sabato 1° febbraio per i titolari di conto corrente postale e lunedì 3 febbraio per chi ha un conto corrente bancario. Per conoscere i dettagli del proprio cedolino pensionistico, è possibile accedere all’area riservata sul sito dell’Inps, dove il documento viene pubblicato intorno al 20 del mese precedente.

Come funziona la rivalutazione della pensione dopo la sentenza

Lo schema di rivalutazione segue fasce precise:
– Per pensioni fino a 4 volte il minimo, l’adeguamento sarà al 100%.
– Per importi tra 4 e 5 volte il minimo, sarà al 90%.
– Oltre 5 volte il minimo, l’adeguamento scenderà al 75%.

Queste novità rappresentano un’opportunità concreta per molti pensionati di ottenere un trattamento più equo e coerente con la propria storia lavorativa.

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