Pensioni biennio 2025/26 – Il Ministero del Lavoro ha recentemente pubblicato i nuovi coefficienti di trasformazione che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026. Queste modifiche porteranno a una riduzione delle pensioni tra l’1,55% e il 2,18% rispetto ai valori attuali, un cambiamento significativo per molti lavoratori.
Questo aggiornamento, contenuto nel decreto ministeriale n. 436/2024, rappresenta il settimo intervento dal lancio del sistema contributivo con la Riforma Dini nel 1995. Le nuove misure riguardano i lavoratori che richiederanno la pensione in questo periodo, evidenziando un trend di riduzione che continua a caratterizzare le revisioni dei coefficienti.
Cosa Sono i Coefficienti di Trasformazione?
Nel sistema pensionistico contributivo, la pensione è calcolata moltiplicando la retribuzione pensionabile annua per un’aliquota di computo del 33% per i lavoratori dipendenti.
La somma accumulata viene poi rivalutata in base a un coefficiente di capitalizzazione collegato all’andamento del PIL degli ultimi cinque anni.
I coefficienti di trasformazione, aggiornati ogni biennio, si basano sull’aspettativa di vita e sono determinati dall’età del lavoratore al momento della pensione.
Impatto delle Nuove Riduzioni
Con i nuovi coefficienti, i lavoratori che andranno in pensione al compimento del 67° anno di età, ad esempio, vedranno una riduzione della pensione annuale di circa 345 euro, passando da 17.169 euro a una cifra inferiore. Questo impatto è particolarmente rilevante per coloro che pianificano il loro futuro finanziario.
Chi Sarà Colpito dalle Modifiche?
Le nuove disposizioni riguarderanno:
- Coloro che non hanno anzianità assicurativa al 31 dicembre 1995;
- Chi ha anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e opta per il sistema interamente contributivo;
- I lavoratori nel sistema misto 1996;
- I lavoratori nel sistema misto 2012.
È fondamentale che i lavoratori comprendano come questi cambiamenti influenzeranno le loro pensioni future. Rimanere informati e pianificare di conseguenza è essenziale per garantire una transizione senza intoppi verso la pensione.
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