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Pensioni 2023 e Assegno d’inclusione, come cambia l’importo?

Decreto lavoro, molte le novità che riguardano le pensioni e l'assegno di inclusione

L’assegno d’inclusione 2023 modificherà radicalmente l’impostazione del reddito di cittadinanza, ma anche le pensioni ad esso legate.

Con i risparmi del taglio del reddito si è finanziato, almeno questo sostengo le opposizioni, il taglio del cuneo fiscale che troveremo in busta paga con il cedolino luglio 2023.

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Decreto lavoro, come cambiano le pensioni con l’assegno di inclusione?

Il Decreto Lavoro, che ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri il 1° maggio 2023, introdurrà l’Assegno d’inclusione, misura che sostituirà il Reddito di cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024 per i nuclei familiari che al loro interno hanno almeno un minore, un disabile o un ultrasessantenne.
L’Assegno d’inclusione seguirà le stesse regole della Pensione di cittadinanza per chi è in età da pensione. L’integrazione potrà arrivare fino a 630 euro al mese, oltre al rimborso dell’affitto fino a 150 euro.

Nuclei familiari composti da over 67 e pensioni

Per i nuclei familiari composti esclusivamente da over 67, oppure da un ultrasessantasettenne e altri componenti con gravi disabilità, il limite ISEE è uguale a quello del Reddito di cittadinanza, pari a 9.360 euro, ma la soglia reddituale differisce a seconda della composizione del nucleo.

L’ over 67 che vive da solo avrà diritto a un’integrazione del reddito fino a 630 euro al mese, oltre a un rimborso di affitto fino a 150 euro. L’importo massimo per la singola persona può arrivare a 780 euro mensili.

Per i nuclei numerosi, invece, l’importo aumenta, in quanto la soglia massima va moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza. In alcuni casi, l’Assegno d’inclusione potrebbe garantire un trattamento di maggior favore rispetto alla Pensione di cittadinanza.

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Importo assegno di inclusione

Il Decreto Lavoro dichiarare che potranno accedere all’Assegno d’inclusione coloro che soddisfano i requisiti fissati, ovvero un ISEE inferiore a 9.360 euro e un reddito che per i nuclei familiari che oggi possono beneficiare della Pensione di cittadinanza non deve superare i 7.360 euro,

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