Sta facendo molto discutere la posizione dei deputati di area centro-destra italiani sul Patto di Stabilità non votato. Fa discutere perchè primo lo avevano annunciato come una grande conquista per l’Italia e poi invece non lo votano, si astengono.
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Le opposizioni parlano del ritorno all’austerità con l’avallo del governo italiano che poco o nulla viene preso in considerazione in Europa, è finito dunque l’epoca delle risorse portate a casa con il PNRR dell’ex governo Conte?
Intanto l’Ue introduce nuove regole ma gli eurodeputati italiani si dividono, contrari in maniera palese con il voto no solo quelli del M5S.
Via libera al patto di stabilità europeo, l’Italia penalizzata?
Il Parlamento europeo ha dunque dato il via libera alla riforma del Patto di stabilità concordata tra i Governi nazionali, incluso quello italiano guidato da Meloni. Tuttavia, le forze politiche di maggioranza e opposizione del nostro Paese si sono astenute o hanno votato contro, mostrando una posizione non univoca.
La riforma mira ad introdurre maggiore flessibilità per promuovere gli investimenti, venendo incontro alle richieste dei Paesi del Sud come l’Italia. Il compromesso trovato non è però piaciuto a nessuna forza politica italiana, seppur per motivi differenti. La Lega lo ritiene troppo rigoroso, mentre altri partiti hanno preferito dissociarsi per evitare possibili futuri tagli.
Secondo gli analisti, per rispettare i nuovi vincoli Ue sarà necessaria una manovra da 30 miliardi. Praticamente le risorse di una finanziaria, c’è preoccupazione perchè è come se si annunciano nuovi tagli al welfare (scuola sanità, servizi etc.).
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