E’ stato siglato l’accordo fra i rappresentanti del MIUR ed i sindacati sul PAS 2019. Da più parti tale accordo è stato bollato come una sorta di “sanatoria” rivolta praticamente a tutti i precari. Non solo, altri, ovvero coloro i quali il PAS lo hanno già fatto ed hanno ottenuto l’abilitazione 4 anni fa ma sono ancora precari, li hanno definiti una “beffa” utile soltanto a finanziare le università.
Basta l’accordo per avviare il PAS 2019?
Evidentemente no, l’accordo siglato con i sindacati serve a tracciare la linea, ma siamo ancora ben lontani dalla sua approvazione poichè dovrà superare lo scoglio, e che scoglio, del Parlamento dove una nuova maggioranza formata dalle opposioni e da una larga ferra dellamaggioranza che punta sulla meritocrazia, potrebbe bocciare tale formula.
La stessa on. Granato proprio dopo aver preso atto dell’accordo sui PAS ha dichiarato che questo sistema boccia clamorosamente la meritocrazia e a quanto pare all’interno del M5S, proprio in queste ore, sta montando il malumore.
Lo stesso capopolitico Luigi Di Maio pare sia stato chiamato in causa.
Gli interessati possono scaricare il testo dell’accordo e verificare i palett, tuttavia in sintesi il l PAS sarà:
- aperto a tutti i docenti con tre annualità di servizio nelle scuole statali, paritarie e percorsi di istruzione e formazione professionale limitatamente all’obbligo scolastico
- attivato entro e non oltre il 2019
- articolato su più cicli annuali
- aperto alla partecipazione anche del personale di ruolo e ai dottori di ricerca.
La procedura del concorso straordinario finalizzata alla stabilizzazione prevede:
- l’accesso ai docenti con tre annualità di servizio nella scuola statale maturate negli ultimi 8 anni
- il requisito di avere svolto almeno 1 anno di servizio nella classe di concorso specifica per la quale si concorre
- la valorizzazione del servizio prestato
- una prova scritta computer based
- una prova orale non selettiva
- la procedura conferirà a tutti i vincitori l’abilitazione.