Orrore a Sant’Antimo: Bullismo e Violenza su Minorenne Disabile, Tre Ragazzi Arrestati

 Nel tranquillo comune di Sant’Antimo, nella città metropolitana di Napoli, si è consumato un atto indicibile di bullismo e violenza su un giovane minorenne disabile, scuotendo la comunità locale. I dettagli emergono a seguito dell’arresto di tre ragazzi, ritenuti responsabili di gravi atti persecutori e violenza sessuale di gruppo ai danni della vittima, approfittando della sua debolezza psichica e ritardo cognitivo.

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La vicenda, descritta dagli investigatori come “un gravissimo atto di bullismo tra compagni di scuola”, ha avuto luogo lo scorso marzo, ma è emersa solo di recente grazie all’intervento coraggioso della madre della vittima, che ha denunciato il caso ai carabinieri. Gli accusati, due maggiorenni e una minorenne al momento dei fatti, sono ora in custodia.

Le accuse sono sconvolgenti, includendo ripetute aggressioni fisiche, violenze verbali, ingiurie, e atti denigratori quali sputi, palpazioni genitali, e persino urinare addosso alla vittima. Alcuni di questi atti crudeli sono stati documentati attraverso registrazioni video realizzate con telefoni cellulari.

Il giovane vittimizzato ha vissuto un calvario di minacce, percosse, e umiliazioni, generando un grave stato di ansia e paura. Solo dopo aver subito a lungo questi abusi, il minore ha deciso di porre fine a questa violenza, riferendo tutto alla madre che ha immediatamente chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Il giudice per le indagini preliminari, Nicola Saladino, definisce gli atti come parte di un “meccanismo di minacce, percosse, condotte tese a vessare e umiliare per puro divertimento”. Le indagini hanno rivelato una pianificazione sistematica di questi comportamenti aggressivi, supportata anche da chat che risalgono a molti mesi prima degli eventi di febbraio-marzo 2023.

Il capogruppo della Lega nel consiglio regionale della Campania, Severino Nappi, ha condannato fermamente gli autori di questo atto vile, sottolineando la necessità di una punizione severa addirittura suggerendo la castrazione chimica come misura preventiva. Questa proposta, già avanzata in passato dalla Lega, è stata riproposta in risposta a questo e altri gravi episodi di violenza sessuale.

La comunità locale esprime la sua solidarietà al giovane e alla sua famiglia, mentre l’indignazione cresce nei confronti di un fenomeno di bullismo che ha portato a conseguenze così gravi e scioccanti. I carabinieri sono stati elogiati per il loro rapido intervento e l’assicurare che i responsabili siano stati portati di fronte alla giustizia.

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