La preoccupazione cresce perché continua ad emergere una Vision stucchevole e patetica della scuola, con dichiarazioni di amore sconfinato, abnegazione e sensibilità da parte della Ministra Azzolina che però nasconde il VUOTO PROGETTUALE ASSOLUTO. “La scuola che sogno…, la scuola che sogno, la scuola che ho sempre immaginato perché io ci ho lavorato 10 anni nella scuola, da insegnante… ” dice la Ministra e lo ripete come un mantra ossessivo per confonderci le idee…
Alla domanda: esiste una progettualità di scuola che va oltre l’emergenza? Ci sono piani per l’erogazione di fondi costanti destinati alla scuola, non una tantum? Si può pensare ad una riforma strutturale e sistematica? Risponde con analogo mantra, ma vi aggiunge il colore, aggiunge la metafora di scuola come “Ascensore sociale” per chi, non ricco di nascita, come lei stessa, possa avere l’opportunità di elevarsi….
Noi NO, cara Ministra, NOI, che nella scuola ci lavoriamo ogni giorno da ben più di 10 anni, non sogniamo, restiamo con i piedi ben saldi per terra. Non vogliamo semplicemente qualche miliardo in più, vogliamo fare il nostro lavoro in libertà, consapevolezza, pienezza e coscienza.
La modernità della scuola, non coincide con l’ammodernamento delle aule, per quanto colorate possano essere. Non vogliamo fare “cultura” nelle piazze, nei parchi, nei teatri, vogliamo farla in ambienti degni di futuri cittadini e cittadine pensanti, per non commettere gli errori di quelli che hanno dato fiducia a governi che hanno sempre fatto soffrire la scuola, non diversamente da oggi.
Allora ben venga la scuola dei nonni, quella di trenta anni fa ed oltre che però sfornava menti e non un così alto numero di analfabeti funzionali e sociali come emerge dalle indagini OCSE – PISA.
Non ci intorti con la storia degli 80/100€ in più in busta paga, non ci caschiamo… Stanchi di essere presi in giro!
Scuola Bene Comune
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