Oltre 17mila posti rimasti vacanti nella scuola dopo concorso e mobilità: la stima della Cisl

Altri 17mila posti rimasti vacanti nella scuola – Secondo una elaborazione effettuata dall’Ufficio Sindacale della Cisl Scuola nazionale, alla conclusione delle procedure di assunzione previste dal concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e primaria e dalla mobilità degli insegnanti per l’anno scolastico 2024/2025, resteranno vacanti oltre 17mila posti nell’organico di diritto. Si tratta di posizioni per le quali non sarà possibile assegnare un titolare, sia per quanto riguarda le discipline comuni che il sostegno.

I dati analizzati dal sindacato riguardano la situazione regionale per grado di istruzione e classe di concorso e mostrano come una quota considerevole di cattedre continuerà ad essere ricoperta da docenti supplenti. In particolare, come riportato nella tabella, i posti vacanti per discipline comuni ammontano a quasi 15.600, mentre quelli per il sostegno sono oltre 2.100.

La stima tiene conto dell’improbabile ipotesi che tutte le procedure concorsuali possano concludersi in breve tempo, così da permettere le relative assunzioni. I dati mostrano inoltre come il Nord dovrà far fronte alla maggiore carenza di insegnanti, in particolare in Lombardia. Infatti la mobilità per l’anno scolastico 2024/2025 segnala un vero e proprio esodo di docenti dalla regione lombarda verso il Centro-Sud Italia.

Lo studio della Cisl fornisce una panoramica utile per comprendere la distribuzione delle carenze di personale docente sul territorio e tra i vari gradi di istruzione. Un tema, quello del precariato nella scuola, che rimane di stretta attualità nonostante le recenti misure assunte per aumentare le immissioni in ruolo.

Secondo l’elaborazione della Cisl Scuola, gli oltre 17mila posti rimasti vacanti dopo il concorso ordinario e le operazioni di mobilità per il prossimo anno scolastico si distribuirebbero come segue per grado di istruzione:

• Scuola dell’infanzia: 1.819 posti (1.555 comuni + 264 sostegno)
• Scuola primaria: 4.828 posti (4.038 comuni + 790 sostegno)
• Scuola secondaria I grado: 3.170 posti (2.716 comuni + 454 sostegno)
• Scuola secondaria II grado: 7.922 posti (7.256 comuni + 666 sostegno)

Per quanto riguarda invece la distribuzione regionale dei posti vacanti di sostegno, i dati mostrano come la Lombardia sia di gran lunga la regione con il maggior numero di cattedre che non risulteranno coperte, soprattutto per la primaria e la secondaria di I grado. Un segnale dell’esodo di docenti specializzati verso altre aree del Paese.

In sintesi, nonostante gli sforzi per diminuire il precariato, la scuola italiana dovrà ancora fare i conti con migliaia di cattedre scoperte, concentrate in particolare al Nord e nei gradi di istruzione inferiori. Un quadro che evidenzia la necessità di interventi strutturali per garantire stabilità agli istituti scolastici.

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