Oggi è la giornata contro la riconversione degli esuberi sul sostegno

In diverse regioni si sono svolte manifestazioni di protesta contro la riconversione “forzata” del personale docente in esubero sui posti di sostegno, ad organizzarle i precari specializzati che da anni occupano quei posti.
Si stima che i soprannumerari siano circa 10mila e fanno parte delle classi di concorso comprese nelle tabelle A e C, ma anche della scuola primaria. I maggiori esuberi si registrano al Sud. Sono stati causati da un forte calo demografico e dell’aumento del numero di alunni per classe.
A fianco dei precari che, a cuasa della riconversione, temono di perdere il posto di lavoro, diverse associazioni di disabili che chiedono il rispetto della legge 104.
Il MIUR, allo scopo di rassicurare tutti, nei giorni scorsi ha emanato una nota nella quale si legge:”Si accredita l’ipotesi che i suddetti corsi possano togliere posti ai docenti già specializzati di ruolo o precari in servizio sul sostegno e che questa certezza avrebbe poi indotto il MIUR a ritardarne e sospenderne l’attuazione.
Sembra opportuno smentire entrambe le previsioni. Il corso inizierà nei prossimi giorni in ossequio ad un preciso impegno contrattuale di riconversione del personale docente stabilizzato in esubero rispetto ai posti di organico”.
Sull’illeggittimità dei corsi di riconversione alcune settimane si era espresso anche l’avv. Nocera, da sempre in prima linea in difesa dei più deboli. In un comunicato scriveva: “Pur non condividendo noi la novità dei corsi di riqualificazione per la specializzazione di sostegno, è da tener presente che tali corsi non sono un’invenzione ministeriale, ma sono espressamente previsti da una precisa normativa: l’art. 19, comma 11 della L. n° 111/11”.
Gli stessi docenti in esubero vivono una situazione di incertezza: non si sa quando saranno avviati i corsi, se si terranno nella provincia dove prestano servizio e se già a settembre saranno utilizzati sul sostegno. E’ confusione!
Su tutti incombe lo “spending review” che rischia di fare molti più danni di qualsiasi corso di riconversione.