Ho incontrato questi occhi in una supplenza breve, di soli due giorni. E non li dimenticherò. Non dimenticherò la dolcezza infinita incastonata in una gabbia di paure e incertezze.
Un bambino speciale è poesia. È armonia e guerra allo stesso tempo, è amore e dolore, è volontà e passione. Un bambino speciale è un universo di colori su una tela di sacrifici e una marea di tentativi falliti. È gioia e soddisfazione istantanee, perse e poi ritrovate. Un bambino speciale è bellezza vera.
Ogni bambino speciale merita sicurezza e stabilità. Merita una scuola che gli garantisca autonomia e la conquista di piccoli traguardi quotidiani.
La scuola primaria italiana è piena di bambini speciali a cui hanno ridotto le ore, che non hanno un’ insegnante di sostegno fissa e spesso neanche precaria. Un’ emergenza e una vergogna senza pari. Soprattutto perché con il titolo di specializzazione italiano e grande passione per questa professione tantissimi docenti, come me, della secondaria di secondo grado, non possono essere inseriti su altri gradi!
Per Natale mi piacerebbe che il ministro Valditara, la ministra Locatelli e tutti i politici del nostro governo, passassero un’ ora accanto ad un bambino speciale in una qualsiasi scuola primaria italiana. Capirebbero forse che investire sulla loro salute oggi in modo stabile e duraturo potrebbe rappresentare un vantaggio anche economico a lungo termine.
Un bambino speciale abbandonato diventerà un adulto emarginato. E noi, tutti, avremo fallito!”
Leggi anche:
Solidarietà a Lagioia e Cavalli: le querele di Valditara sollevano critiche
SCUOLA – PITTONI (LEGA), CRITICITÀ ANNUNCIATE CONCORSI PNRR
Segui i canali social di InformazioneScuola
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola
Iscriviti al gruppo whatsapp
Iscriviti alla nostra pagina Facebook