Il Miur ha finalmente pubblicato il tanto atteso bando per il concorso a dirigente scolastico. Tuttavia, secondo ANCoDiS, l’Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici, si tratterebbe di un bando datato, privo di novità reali e non adeguato alla complessità attuale del ruolo.
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I punti critici del bando
- Numero limitato di posti disponibili, con disparità tra Nord e Sud Italia
- Requisiti minimi: solo 5 anni di servizio senza esperienza specifica di governance scolastica
- Punteggi troppo bassi per gli esperti collaboratori dei DS che da anni supportano la scuola
- Al contrario, per ruoli come presidente di commissione di esame o docente tutor sono richiesti almeno 10 anni di anzianità. Il paradosso è evidente.
Secondo ANCoDiS, le scuole avranno bisogno di personale interno preparato sul funzionamento della singola realtà. Docenti con deleghe strategiche e una profonda conoscenza di tutte le componenti dell’istituzione scolastica.
Servirebbe un ripensamento del prossimo CCNL, riconoscendo finalmente la professionalità acquisita da questi collaboratori specialisti. Solo così potranno concretizzarsi prospettive di carriera e l’accesso meritocratico a ruoli così importanti come quello di DS.
Il Miur proceda a una revisione del bando, più equo e calato nella realtà delle scuole odierne. I collaboratori dei presidi meritano una valorizzazione delle loro competenze sul campo.
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