C’è pressing sul governo per avere più posti da destinare al personale ATA. Con l’organico attuale la ripresa delle lezioni potrebbe non essere sicuro così come è stato in questi due anni di emergenza covid.
Da parte del governo non c’è ancora alcuna apertura, anche se il Movimento 5 Stelle da tempo ha iniziato a chiedere sempre con più insistenza il rifinanziamento dell’organico covid che sembra aver aperto qualche crepa nelle posizioni granitiche del ministero dell’Istruzione. Lo dimostrano le dichiarazioni del sottosegretario Sasso che in un’intervista ha dichiarato: “Confermare il personale Ata, ad esempio, alleggerirebbe il carico di lavoro su dirigenti scolastici e amministrativi che via via si è fatto sempre più insostenibile”.
Nuovi posti per il personale ATA, c’è speranza
A loro si è aggiunto anche il pressing dei sindacati, la FLC Cgil su tutti che chiede i 70 mila posti dell’organico covid suddiviso in ATA e docenti, ma ammette che ancora non si hanno certezze. Certezze confermato anche da Turi anche lui ammette che l’organico Covid non è stato prorogato e che il governo dovrà considerare di farlo visto che è stato l’unico strumento utilizzato per tornare alla didattica in presenza.
Il pressing potrebbe però portare novità.
Intanto i precari attendono nuovi posti ATA 2022/23 per avere un contratto di lavoro e quindi tornare in servizio nelle scuole.
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