Neoassunti e passaggio di cattedra, chi deve svolgere l’anno di prova e chi invece ne è esente

Sono in tanti gli insegnanti che si chiedono se devono affrontare l’anno di prova durante il loro primo anno di servizio. Vediamo chi è tenuto a svolgere il periodo formativo secondo le ultime disposizioni ministeriali.

L’anno di prova consiste in un percorso di formazione e verifica che coinvolge i docenti al loro primo incarico a tempo indeterminato. L’obiettivo è confermare l’idoneità dell’insegnante nel nuovo ruolo e supportarlo nell’inserimento nella scuola.

Devono affrontarlo i neoassunti tramite GaE e graduatorie dei concorsi, i vincitori del concorso straordinario bis e i docenti che ottengono il passaggio di ruolo.

Per questi ultimi, l’anno di prova è necessario se il passaggio avviene verso una classe di concorso o tipologia di posto diversa e non superata in precedenza.

Sono invece esentati coloro che hanno già svolto con esito positivo l’anno di prova o percorsi analoghi nello stesso grado di istruzione. Esentati anche i docenti che ottengono il trasferimento tra posti comuni e di sostegno nello stesso grado.

Un lettore ci chiede lumi sul suo caso specifico: avendo ottenuto il passaggio da sostegno a potenziamento, deve affrontare di nuovo l’anno di prova? La risposta è affermativa, salvo abbia già svolto e superato la prova nel secondo grado.

In sintesi, l’anno di formazione è un passaggio professionalizzante per chi inizia l’insegnamento ma sono previste esenzioni per chi ha già maturato esperienza nella medesima tipologia di incarico.

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