Cara Redazione di InformazioneScuola, vi scrivo per condividere le riflessioni che ho maturato riguardo alla strada tortuosa che dobbiamo percorrere per diventare docenti di ruolo. È un percorso costellato da mille difficoltà e spesso mi sono chiesto se ne vale davvero la pena.
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Dopo aver conseguito la laurea e una specializzazione, il requisito dei 24 CFU si è trasformato in un onere di 60 CFU. Questo aumento delle richieste di formazione è solo uno dei numerosi ostacoli che dobbiamo affrontare.
Il cammino per diventare docenti di ruolo comprende anche l’ottenimento di una specializzazione per entrare nella prima fascia, seguita dalla vittoria in un concorso che spesso implica due o tre prove. Dopo di ciò, dobbiamo superare un anno di prova e, al termine, affrontare un altro esame. Tutto questo è un processo estremamente lungo e complesso.
Ecco la domanda che mi frulla in testa: conviene davvero percorrere questo sentiero costellato da ostacoli e versare somme significative di denaro? Spendere così tanti anni per ottenere un ruolo che arriverà forse solo alla soglia della pensione sembra una scelta sempre più difficile da giustificare.
Inoltre, dobbiamo tener conto del fatto che lo stipendio di un docente di ruolo spesso non è all’altezza delle ingenti richieste professionali. Il nostro impegno e la nostra dedizione nella professione docente meriterebbero un riconoscimento maggiore.
Molti laureati, pur avendo una passione per l’insegnamento, hanno cominciato a guardare altrove, abbandonando l’idea di intraprendere questa carriera che ormai sembra essere vituperata da tutti.
Con tanta amarezza, Paola
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