L’INPS, con il recente Messaggio n. 4254 del 13 dicembre 2024, ha introdotto importanti novità per il calcolo della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) per i lavoratori che, durante il quadriennio di riferimento, non hanno percepito retribuzioni dirette a causa di periodi di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) a zero ore.
In collaborazione con il Ministero del Lavoro, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha specificato come gestire queste particolari situazioni, valorizzando la contribuzione figurativa derivante dai periodi di CIG.
Il calcolo della NASpI si basa normalmente sulle retribuzioni imponibili registrate negli ultimi quattro anni. Tuttavia, per i lavoratori che nel quadriennio non hanno avuto giornate lavorate e, di conseguenza, non risultano retribuzioni utili nei flussi Uniemens, si applica un sistema alternativo.
In questi casi, la base per il calcolo della NASpI viene determinata utilizzando l’imponibile figurativo generato dalla Cassa Integrazione a zero ore, ovvero gli importi riconosciuti come sostitutivi della retribuzione ordinaria. Tali importi sono dichiarati dall’azienda (in caso di conguaglio) o direttamente dall’INPS (nei pagamenti diretti).
Questo approccio rappresenta una soluzione importante per i lavoratori che hanno affrontato periodi prolungati di Cassa Integrazione a zero ore, offrendo loro un trattamento equo basato sulla contribuzione figurativa. Allo stesso tempo, è fondamentale che le aziende dichiarino correttamente gli importi nei flussi Uniemens per assicurare ai lavoratori il riconoscimento di un importo adeguato della NASpI.
Le nuove indicazioni dell’INPS contribuiscono a rendere più chiara la gestione delle domande di disoccupazione in casi complessi, come quelli dei lavoratori in CIG prolungata, garantendo loro un sostegno economico adeguato durante il periodo di disoccupazione.
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