Mucci (SGS) Quel pallino fisso per gli ATA

Un forte “movimento tellurico” denominato PNRR ha investito la scuola. Tra i settori prioritari del PNRR l’istruzione emerge come uno dei pilastri fondamentali per il rilancio del paese.

Il PNRR istruzione prevede un ampio programma di interventi volti a migliorare la qualità e l’accesso all’istruzione, affrontando le sfide poste dalla società contemporanea. Sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito dedicato al PNRR per la Scuola, sono illustrati i progetti attualmente in corso: interventi avviati da Enti Locali o istituti scolastici da febbraio 2020, finanziati dal Ministero come parte integrante delle linee di investimento del PNRR.

Questi progetti comprendono azioni di sicurezza, iniziative per la creazione di una scuola 4.0 e progetti di didattica digitale integrata. Il PNRR Istruzione ha previsto finanziamenti specifici per miglioramenti infrastrutturali, digitalizzazione della didattica e sviluppo delle competenze, evidenziando l’attenzione dedicata a ciascun ambito. Ma non finisce qui.

Il MIM, con il decreto 30 agosto 2023, n. 176, è stato avviato il progetto “Agenda SUD”, rivolto alle scuole statali primarie, secondarie di primo e di secondo grado delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Gli interventi dell’Agenda Sud sono finalizzati al superamento dei divari negli apprendimenti tra Nord e Sud Italia, garantendo pari opportunità d’istruzione alle studentesse e agli studenti su tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo principale consiste nel contrasto alla dispersione scolastica, a partire dalla scuola primaria, con interventi mirati sulle scuole del Mezzogiorno. Tutto meravigliosamente affascinante,bello, solare dichiara Mucci del Sindacato Generale Scuola.

A tirare questa Biga ci sono anche gli ATA. Un minuscolo esercito (meno di 120 mila) ex bidelli – oggi collaboratori scolastici – che a stento riusciranno a sostenere questo immenso “movimento tellurico” Se non si provvede da subito ad incrementare questo piccolo esercito di collaboratori scolastici – dove nelle fila ci sono molti “vecchietti” pronti per andare in pensione, tutto sarà in salita fermandosi poi con le quattro frecce.

Quello degli ATA è un’idea fissa,un pensiero ricorrente, una cosa a cui non posso smettere di pensare. Una cosa che rimane sempre nella testa di questa organizzazione conclude Mucci.

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