I lavoratori dipendenti sia nel pubblico che nel privato che hanno persone a carico possono richiedere l’assegno nucleo familiare (ANF).
Si tratta di una prestazione economica erogata dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale più comunemente noto come assegni familiari.
Come si calcola l’Assegno Nucleo Familiare?
L’ANF – assegno nucleo familiare si calcola tenendo conto della composizione del nucleo familiare e del reddito complessivo della famiglia, il quale deve sempre derivare per il 70% da lavoro dipendente o assimilato. L’assegno infatti non è previsto per chi ha la partita iva.
Ne hanno diritto i dipendenti della scuola, sia il personale docente che ATA.
Come si richiede l’assegno nucleo familiare?
Le richieste vanno inoltrate all’INPS in via telematica. Per accedere al portale occorre il PIN oppure l’identità digitale SPID.
Si può richiedere anche attraverso i patronati o i CAF.
Nel momento in cui il lavoratore dipendente compila ed invia la domanda ha la possibilità di visualizzarla sul portale INPS e dunque seguirne l’iter, Può anche modificarla avvalendosi della procedura ANF/DIP.
A chi spettano gli assegni nucleo familiare 2020?
Quali requisiti devono possedere i dipendenti per avere corrisposti gli assegni familiari?
La persona a carico per la quale si richiede l’assegno non deve superare 707,54 euro di reddito (nel caso del coniuge, del genitore e di ciascun figlio) o di 1.238,19 euro (per due genitori o equiparati).
Nel caso dei figli e dei nipoti bisogna rispettare anche un requisito anagrafico, poiché gli assegni familiari spettano solo nel caso in cui questi abbiano meno di 18 anni. Si possono richiedere anche per i figli di età inferiore a 21 anni (ma solo se apprendisti o studenti) o di 26 anni (se studenti universitari non fuori corso). Non ci sono requisiti anagrafici stringenti, invece, per figli e nipoti a carico che risultano inabili al lavoro.