A poche settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, ci si interroga su quali sorti seguirà quella parte di personale ATA, Assistenti Amministrativi e Tecnici reclutati dalle graduatorie di terza fascia d’Istituto ex DL 75/2023, co 4-bis e co 4 bis.1, convertito dalla legge 112/2023, cosiddetti Assistenti PNRR e AGENDA SUD.
Ad oggi si parla di circa 310 unità in tutta Italia, che hanno avuto il privilegio di vedere il proprio contratto prorogato, anche tra un’interruzione e l’altra, fino al 30 giugno. Detto personale ha contribuito anche a decongestionare le segreterie delle Scuole, sempre più oberate e onerate di vecchie e nuove incombenze.
Il Sindacato SGS Scuola, ricevuto dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara lo scorso giugno, ha illustrato la situazione di oblio che avvolge il futuro degli Assistenti Amministrativi e Tecnici PNRR e AGENDA SUD, ma anche delle Istituzioni Scolastiche che ne hanno beneficiato e che non sanno ad oggi se, quando e con quali modalità, potranno nuovamente contare sulla loro presenza in organico.
Il recente incontro di viale Trastevere con il Ministro Valditara, è stato ricco di scambi e di proposte, che se accolte, potrebbero, in poche mosse, cambiare le sorti di questa parte di personale ATA, fortemente voluta dal MIM, e, contestualmente risolvere problematiche che affondano le radici in pregresse scelte politiche assolutamente contestabili.
In particolare, è stata evidenziata al Ministro, la necessità che il personale in questione torni in servizio già dal 2 settembre, e, ove possibile nelle stesse Istituzioni Scolastiche ove ha prestato servizio nell’ a. s. 2023/24, al fine di approfondire le proprie competenze, ma, soprattutto di assicurare una continuità delle procedure progettuali già intraprese.
Inoltre, è stato proposto di introdurre nell’organico delle Istituzioni Scolastiche la figura del progettista, che possa stabilmente occuparsi di progetti PNRR, AGENDA SUD, PON, PIANO ESTATE e di ogni altro progetto atto a garantire alle Scuole delle entrate economiche spendibili al fine di renderle competitive in termini di competenze e di offerte formative. Si tratterebbe senz’altro di una svolta epocale nella gestione progettuale delle Scuole, che, finalmente, troverebbe una pronta attuazione.
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