Milano, corteo con foto di Meloni imbrattata di rosso: De Corato (FdI) chiede identificazione e arresto dei responsabili

Accuse di istigazione a delinquere durante una manifestazione studentesca nel capoluogo lombardo. De Corato annuncia un’interrogazione parlamentare per porre fine agli episodi di violenza simbolica e politica.

Milano, 15 novembre 2024 – Ancora una volta, il clima politico nelle strade di Milano si accende. Durante un corteo studentesco, accompagnato da gruppi anarchici e no-global, è comparsa una foto della Premier Giorgia Meloni imbrattata di rosso, a simboleggiare il sangue. Una provocazione che ha suscitato l’indignazione del deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, che non ha esitato a definire l’episodio come “istigazione a delinquere” e ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare.

Secondo De Corato, simili manifestazioni rappresentano non solo un attacco simbolico alle istituzioni, ma anche un terreno fertile per la diffusione di odio e tensione sociale. “Ogni corteo diventa un’occasione per offendere le istituzioni di destra, dalla Premier ai ministri come Valditara e Bernini”, ha dichiarato l’ex vicesindaco di Milano.

Ma non è tutto: il deputato ha sottolineato come questi eventi siano spesso accompagnati da slogan a sostegno della causa palestinese e di gruppi estremisti come Hamas, aggiungendo un ulteriore strato di controversia. Per De Corato, è necessario un intervento deciso e tempestivo: “Gli autori di queste provocazioni devono essere identificati tramite le telecamere, denunciati e arrestati. Lo stesso vale per gli organizzatori.”

L’episodio riaccende il dibattito sulla libertà di espressione e sui limiti delle proteste politiche, mentre la città di Milano si trova nuovamente al centro di una polemica nazionale. L’interrogazione parlamentare annunciata da De Corato potrebbe aprire nuove riflessioni sull’equilibrio tra diritto alla manifestazione e rispetto delle istituzioni.

L’attenzione ora si concentra su come le autorità locali e nazionali gestiranno la questione, mentre il tema promette di occupare un posto di rilievo nell’agenda politica dei prossimi giorni.

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