Mettiamo a confronto il Reddito di cittadinanza e la nuova MIA, la tabella e l’ISEE

La tabella che mette a confronto MIA e il Reddito di Cittadinanza – Come ormai sapete il governo Meloni ha deciso di tagliare il Reddito di Cittadinanza e di sostituirlo con un nuovo provvedimento chiamato MIA (misura per l’inclusione attiva), ma come funziona?

MIA, la tabella che mette a confronto i due sussidi per le fasce più deboli

Intanto giova precisare che MIA Card, la nuova sovvenziona a favore dei più poveri, è graduata in funzione delle due diverse categorie di beneficiari che sono le seguenti:

  • Le famiglie con almeno un membro disabile, minorenne o di età superiore ai 60 anni hanno diritto al 100% del beneficio calcolato.
  • Le famiglie senza membri disabili, minori o con almeno un membro di età superiore ai 60 anni hanno diritto a una percentuale del beneficio calcolato, che diminuisce all’aumentare del numero di membri della famiglia.

Chi può beneficiare della Mia Card?

Il nuovo sussidio, simile al Reddito di Cittadinanza, sarà un beneficio economico erogato tramite una carta di pagamento elettronica ricaricabile chiamata “Mia Card” alla famiglia. Sarà disponibile per i cittadini dell’Unione europea o i loro familiari titolari di un diritto di soggiorno o di soggiorno permanente, nonché per i cittadini di paesi terzi titolari di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo.

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Per beneficiare del sussidio, i richiedenti devono essere residenti in Italia da almeno cinque anni, con gli ultimi due anni continuativi. Il beneficio sarà concesso a due tipi di nuclei familiari: quelli con almeno un membro disabile, minorenne o di età superiore ai 60 anni, e quelli senza membri disabili, minori o con almeno un membro di età superiore ai 60 anni.

Il diritto al sussidio Mia sorge quando il nucleo familiare ha un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) di 7.200 euro (rispetto ai 9.360 euro del Reddito di Cittadinanza) e un reddito familiare non superiore a 6.000 euro (come il Reddito di Cittadinanza).

Il valore dei beni immobili, diversi dalla residenza principale, non deve superare i 30.000 euro (come il Reddito di Cittadinanza), e il valore della residenza primaria ai fini dell’IMU non deve superare i 150.000 euro (vincolo assente nel Reddito di Cittadinanza). Il valore massimo del patrimonio mobile, come definito ai fini ISEE, è pari a 6.000 euro, più 2.000 euro per ogni componente aggiuntivo del nucleo familiare fino a un massimo di 10.000 euro. Può essere ulteriormente incrementato di 1.000 euro per ogni figlio dopo il secondo figlio (i massimi sono ulteriormente aumentati di 5.000 euro per ogni socio disabile e di 7.500 euro per ogni socio in condizione di grave disabilità o non autosufficienza).

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Il sussidio Mia consiste in un’integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro all’anno (adeguata utilizzando la “scala di equivalenza”). La soglia aumenta del 40% per ogni socio di età superiore ai 18 anni che non percepisce l’indennità unica, fino ad un massimo del 220% in presenza di soci con grave disabilità o non autosufficienza. A differenza del reddito di cittadinanza, i figli minori non sono conteggiati nella scala di equivalenza perché ricevono l’assegno unico. Per ogni figlio minorenne sarà concesso un pagamento mensile aggiuntivo di 50 euro. Inoltre, non è previsto alcun supplemento per le rate dell’affitto o del mutuo per l’abitazione principale.

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