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Maturità 2024/25: I PCTO diventano obbligatori, ma a che prezzo per l’istruzione?

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MiM) ha recentemente pubblicato la circolare ministeriale 47341 del 25 novembre 2024, che stabilisce le modalità di partecipazione all’esame di Maturità per l’anno scolastico 2024/2025. Questo documento introduce cambiamenti significativi, in particolare la reintroduzione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), precedentemente noti come alternanza scuola-lavoro, come requisito di ammissione all’esame di Stato.

PCTO: Un requisito controverso

La novità principale riguarda l’obbligatorietà dei PCTO per tutti i candidati, sia interni che esterni. Fino all’anno scorso, queste esperienze non erano vincolanti per l’accesso all’esame, ma costituivano solo una parte del colloquio finale. Ora, il Ministero sottolinea l’importanza di esperienze formative in contesti lavorativi, aprendo la strada a una varietà di attività certificate, tra cui stage aziendali, volontariato e lavoro autonomo.

Per i candidati esterni, è richiesta la partecipazione a attività equivalenti ai PCTO, come apprendistati e tirocini, che devono essere supervisionati e documentati. Questo cambiamento ha suscitato preoccupazioni tra esperti e sindacati, che temono un’eccessiva enfasi sulla formazione pratica a scapito della formazione culturale.

Critiche e rischi per l’istruzione

La decisione di rendere i PCTO obbligatori è stata accolta con scetticismo. La FLC CGIL ha espresso preoccupazione per un approccio che potrebbe subordinare l’istruzione ai bisogni immediati del mercato del lavoro, riducendo l’importanza della preparazione culturale. Questo potrebbe compromettere il ruolo educativo della scuola, trasformando l’istruzione in un mero strumento per l’occupazione.

Inoltre, la mancanza di riflessioni critiche da parte del Ministero sulle tragiche esperienze di studenti coinvolti in percorsi di formazione-lavoro, come nel caso di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, solleva interrogativi sulla sicurezza e l’efficacia dei PCTO. Il taglio di 3,1 milioni di euro per la promozione della cultura della sicurezza nelle scuole per il 2024 aggrava ulteriormente la situazione.

Un futuro incerto per gli studenti

La reintroduzione dei PCTO come requisito per la Maturità solleva interrogativi cruciali sull’equilibrio tra educazione generale e preparazione al mondo del lavoro. È fondamentale che il sistema educativo italiano riesca a coniugare competenze trasversali, sicurezza e qualità didattica. Tuttavia, senza adeguate risorse e una riflessione seria sulle criticità, il rischio è quello di aumentare le disuguaglianze e compromettere la formazione dei futuri diplomati.

La circolare non rappresenta solo un aggiornamento burocratico, ma un punto di svolta nell’approccio educativo italiano. Sarà essenziale monitorare l’impatto di queste decisioni per garantire che il sistema scolastico risponda alle sfide future, senza sacrificare la sicurezza e il benessere degli studenti.

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