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Manovra Finanziaria 2025, si temono tagli alla scuola

I sindacati: Occorre trovare le risorse senza penalizzare lavoratori e famiglie

Manovra Finanziaria 2025 – Dal confronto tra Governo e sindacati emerge la richiesta delle OO.SS che chiedono di finanziare la prossima legge di Bilancio senza tagli a stipendi e servizi. Ma con risorse limitate e inflazione elevata, trovare l’equilibrio non sarà facile.

C’è il netto NO della CGIL al paventato taglio delle risorse all’Istruzione per far cassa.

Il Governo dunque si accinge ad affrontare la sfida della Manovra 2025, con l’obiettivo, almeno dichiarato, di garantire interventi a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie contenendo il deficit. Durante l’incontro con i sindacati sono emerse però alcune criticità che non hanno convinto i rappresentanti dei lavoratori, su tutti la CGIL la quale chiede di confermare la riduzione del cuneo fiscale in scadenza per evitare cali di stipendio fino a 100 euro al mese per 14,7 milioni di lavoratori. Inoltre, chiede risorse adeguate per rinnovare i contratti del pubblico impiego, per recuperare il 17% di inflazione degli ultimi tre anni.

La soluzione proposta dalla CGIL

Per trovare i fondi necessari, Ferrari propone di agire sulla leva fiscale con azioni mirate su grandi patrimoni, rendite finanziarie ed evasione. Propone inoltre di non peggiorare misure come Ape Sociale e Opzione Donna in scadenza, già insufficienti.

Dal canto suo, il Ministro Giorgetti mostra cautela su nuovi interventi previdenziali come Quota 41, che andrebbero valutati per sostenibilità economica. Anche la scuola, insieme alla sanità, per i sindacati è considerata settore da tutelare da finanziare e non tagliare.

Con margini di manovra ristretti e inflazione elevata, equilibrare le richieste non sarà semplice. Sarà necessario un confronto costruttivo tra le parti per trovare soluzioni in grado di salvaguardare potere d’acquisto e servizi, senza penalizzare né lavoratori né famiglie.
La manovra, tuttavia, è figlia dell’accordo fatto dal governo con L’EU sul nuovo patto di stabilità, purtroppo quanto denunciato allora dalle opposizioni si sta rivelando una “terribile” verità.

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