Manovra economica, M5S denuncia: “Tagli inaccettabili all’istruzione, università e ricerca”

Roma, 20 dicembre 2024 – Il Movimento 5 Stelle lancia un grido d’allarme sulla manovra economica del governo, denunciando “tagli disastrosi e inaccettabili” in settori fondamentali come istruzione, università e ricerca. Secondo il capogruppo M5S in Commissione Cultura, Antonio Caso, queste scelte mettono a rischio il futuro di milioni di giovani e dell’intero sistema Paese.

“Con un mio ordine del giorno, vergognosamente bocciato dalla maggioranza, avevamo chiesto al governo di fermarsi e di smetterla di demolire la scuola, l’università e la ricerca italiana”, ha dichiarato Caso. “Invece, assistiamo a riforme dannose, guidate da una distorta concezione di merito, che penalizzano i più deboli e favoriscono precarietà e disuguaglianze”.

Il deputato M5S cita in particolare le “disastrose riforme di Valditara per gli istituti tecnici e professionali, il taglio dei finanziamenti alle università e l’ignorare le proteste dei ricercatori precari”, definendoli “non solo scelte miopi, ma un atto di irresponsabilità politica”.

Secondo Caso, questa manovra economica delinea “un’Italia in cui potrai studiare o curarti solo se te lo puoi permettere, un Paese che abbandona i giovani, ignora il valore del capitale umano e dell’innovazione, mentre strizza l’occhio a scuole private e università telematiche”.

Il Movimento 5 Stelle, tuttavia, non si arrende a questa “visione distruttiva” e annuncia di aver ottenuto, grazie a un emendamento cofirmato con PD e Avs, 10 milioni di euro all’anno per la stabilizzazione dei precari del CNR. “Continueremo a lottare per un’Italia che investa in istruzione e ricerca, per un futuro di crescita, che va in una direzione opposta a quella tracciata da Giorgia Meloni”, ha concluso Caso.

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