Certamente i governi di centro destra e centrosinistra e gli attuali epigoni dell’ attuale legislatura con i governi colorati giallo verde, giallo rosso per finire all’attuale ammucchiata con al comando il super Draghi.
I ministri pro tempore hanno le loro colpe, forse solo Fioramonti non è stato al gioco dimettendosi, inutile fare i nomi, li conoscete tutti, sono stati portatori di una scuola via via sempre più dirigista e asservita alle logiche del mercato.
Ma cosa ha ridotto la scuola così, una scuola dove si promuovono tutti gli alunni, dove fiorisce l’analfabetismo di ritorno o funzionale, la scuola dei test e dell’Invalsi, la scuola addestramento, della burocrazia didattica che non educa a pensare ma ad eseguire, la scuola che conferma tutte le differenze socioculturali del Paese che è un paese diseguaglianze?
In estrema sintesi come una sorta di indice.
L’autonomia scolastica.
La Dirigenza scolastica e la razionalizzazione della rete scolastica.
La drastica riduzione degli organici e le classi pollaio.
Infine il passaggio dalla scuola delle conoscenze a quella delle competenze .
Per finire la 107 del 2015 ,una cattiva riforma di sistema con un nome accattivante Buona Scuola che ha aumentato il potere della dirigenza scolastica, eliminato la democrazia nella scuola, ispirata dall’ANP e dalla Fondazione Agnelli.
La scuola oggi è al servizio del mercato e non è più un’ istituzione della Repubblica come individuata dalla Costituzione Repubblicana.
Tutto questo è mascherato da una sindrome neo tecnologica che mistifica il mezzo con il fine.
Libero Tassella SBC
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