Lo spettacolo impietoso offerto dal deputato Sasso e dalla Ministra Bernini rivela le divisioni all’interno della maggioranza su temi fondamentali come l’autonomia degli atenei e la libertà della ricerca.
Roma, 27 novembre 2024 – Il Governo sembra non essere più in grado di mantenere compattezza e unità, come dimostrato dall’ennesimo scontro tra il deputato della Lega, Sasso, e la Ministra dell’Università e della Ricerca, Bernini, di Forza Italia.
Sasso ha nuovamente tentato di “inquinare la Camera dei Deputati con frasi intrise di oscurantismo”, attaccando una presunta “teoria gender” che, a suo dire, verrebbe propagandata nelle Università. La Ministra Bernini, però, gli ha risposto a tono, ricordando l’importanza dell’autonomia degli atenei e soprattutto della libertà della ricerca.
Si è trattato di una vera e propria “scomunica in diretta televisiva” ai danni del deputato leghista, sempre pronto a “dare il peggio di sé” quando si affrontano temi che richiederebbero, invece, “un minimo di comprensione dei processi sociali”.
Mentre la maggioranza litiga, l’università e la ricerca italiana continuano a subire i tagli del Governo e le proteste degli studenti, come l’occupazione del tetto della Sapienza di questa mattina e gli scioperi della scorsa settimana, che sono “segnali inequivocabili” di un malessere diffuso.
A denunciare questa situazione è il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio Caso, Capogruppo della sua forza politica in Commissione Cultura.
Secondo Caso, lo “spettacolo impietoso” offerto dal confronto tra Sasso e Bernini è il “segno di come questo Governo non stia più in piedi”, con la maggioranza che appare sempre più divisa su temi cruciali per il Paese.
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