Il Movimento 5 Stelle denuncia: “La scuola pubblica va tutelata, no ai privilegi per le private”
Roma, 15 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) si schiera apertamente a sostegno delle manifestazioni studentesche che oggi hanno attraversato le piazze di tutta Italia. Migliaia di studenti sono scesi in strada per protestare contro le politiche del governo Meloni, accusando di colpire la scuola pubblica con tagli e misure che favorirebbero, invece, gli istituti privati.
“Ieri siamo stati i primi a scoprire e denunciare una norma vergognosa di Fratelli d’Italia, che mira a destinare fondi esclusivamente a chi manda i figli alle scuole private. Questo accade mentre si combattono tagli indiscriminati su posti in organico e su altre voci essenziali per il funzionamento della scuola pubblica”, denunciano gli esponenti del M5S in Commissione Cultura di Camera e Senato.
Secondo il Movimento, il progetto del governo per l’istruzione si configura come un attacco diretto alla scuola pubblica, con l’intento di sottometterla agli interessi delle imprese e dei privati. “Non ci fermeremo – proseguiremo i parlamentari – continueremo a esercitare pressione su un ministro dell’Istruzione inadeguato e su una maggioranza che preferisce regalare favori alle scuole private, anziché rafforzare un sistema educativo inclusivo e di qualità per tutti”.
La protesta studentesca come simbolo di resistenza
Le manifestazioni odierne, supportate anche dal M5S, rappresentano un segnale chiaro della volontà di giovani e famiglie di difendere un’istruzione equa e accessibile. Il Movimento promette di essere “la voce delle piazze” e di portare le richieste degli studenti direttamente in Parlamento.
L’appello degli esponenti del M5S sottolinea l’importanza di garantire risorse adeguate alla scuola pubblica, riconosciuta come fondamentale per la crescita culturale e sociale del Paese. La battaglia, assicuriamo, non si fermerà nelle piazze, ma proseguirà nelle aule parlamentari.
Un tema centrale nel dibattito pubblico
Con la scuola al centro del dibattito politico, il confronto tra le forze di governo e le opposizioni si fa sempre più acceso. Le prossime settimane saranno decisive per capire quale direzione prenderà l’istruzione italiana e se le richieste delle piazze troveranno risposte concrete.
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