L’Unione Sindacale di Base risponde all’appello del gruppo “Precari uniti contro i tagli”, aderisce alla
MANIFESTAZIONE NAZIONALE del 22 SETTEMBRE a ROMA.
La Scuola sta vivendo forse la crisi più profonda degli ultimi 70 anni, per uscirne dobbiamo rimettere in discussione gli assunti, i pregiudizi e le strumentalizzazioni che hanno coperto la feroce privatizzazione oramai a compimento. In un paese dove cadono i tetti delle scuole e solo il 20% della popolazione capisce ciò che legge, i primi provvedimenti devono essere:
un piano di assunzioni di almeno 150.000 docenti e 75.000 ATA per far fronte all’aumento della popolazione scolastica e per rispondere alle nuove sfide di questa complessa società;
ripristino dei finanziamenti per il funzionamento delle scuole tagliato in questi anni del 70% per garantire il diritto allo studio e l’aggiornamento del personale. Stanziamento e spesa di almeno 13 miliardi per la sicurezza degli edifici scolastici cifra indicata dal Ministero delle Infrastrutture;
rinnovo del Contratto Nazionale con aumenti salariali di almeno il 30% per ripianare le perdite degli ultimi vent’anni;
riforma delle pensioni con abbassamento a 60 anni dell’età pensionabile per uomini e donne, per quel ricambio generazionale di cui tutti sentiamo il bisogno;
democrazia: rafforzamento di tutte le istanze collegiali come premessa per la difesa del diritto allo studio e della libertà di insegnamento; allargamento dei diritti sindacali con diritto di assemblea e di manifestare la propria opinione su contratti e organizzazione del lavoro.
Con quali soldi si può fare? Con il Fondo Europeo Salva Stati, oppure con gli interessi pretesi dagli strozzini delle banche.
Tutto il resto è noia!
In un paese normale vinto un Concorso non si deve aspettare fino a 22 anni per essere assunti, non si tengono 260 mila precari in attesa, sfruttati e ricattati. Non si spendono più di 120 milioni di euro per un altro Concorso per docenti, per meno di 12.000 posti, altri soldi buttati che non daranno lavoro ai giovani e che mandano in fumo i sacrifici di decine di migliaia di famiglie di lavoratori per far studiare i propri figli: vincitori di concorsi, titolati più dei principi di Savoia, che dopo decenni di lavoro precario sono ancora in lista d’attesa. Parole, parole, parole sulla meritocrazia, in realtà stanno demolendo l’ultimo residuo di trasparenza nel reclutamento nel pubblico impiego che sono le graduatorie ad esaurimento, favorendo il clientelismo e la mediocrità professionale ed umana che porta con sé.
Questo Concorso è l’ennesima truffa elettorale a danno di tutti!
La verità è che il Governo ha tagliato altri 16.000 posti colpendo le parti più sensibili della scuola, i docenti inidonei, quelli di laboratorio e il personale ATA, il sostegno, anche le minoranze linguistiche!
Dopo aver messo mano alle ferie il passo successivo sarà il taglio delle tredicesime e i licenziamenti non più solo dei precari, ma di tutti i “tempi indeterminati” diventati esuberi nella scuola massacrata.
USB sta da una parte sola, dice quello che pensa e fa quello che dice.
Per tutte queste ragioni, per fare le nostre proposte, saremo in piazza a
Roma Sabato 22 Settembre
non è la prima e non sarà l’ultima, manifesteremo fino al giorno della vittoria.
Per prenotare i posti in autobus o avere informazioni chiamare il 349-7546506 o scrivere a ferrara.scuola@usb.it