Ormai il quadro è chiaro a tutti, l’unica via per le immissioni in ruolo a settembre è il concorso, lo sa bene anche il PD che a detta dell’onorevole Granato, componente della Commissione Cultura per il M5S.
Anche alla luce dei dubbi mossi dalla Commissione degli Affari Costituzionali circa l’assunzione di insegnanti senza che abbiano superato un concorso pubblico bocciando così il tentativo di immettere in ruolo i precari solo in considerazione dei titoli in loro possesso.
A questo punto ai precari non restano che i concorsi: straordinario e ordinario 2020, ai posti già previsti se ne aggiungeranno altri 16mila. Concluso l’iter concorsuale si assisterebbe ad un’immissione in ruolo di oltre 90mila precari, si tratterebbe di un’operazione di stabilizzazione mai vista prima.
Qualcuno lo considera un successo personale della ministra Azzolina, altri di tutto il M5S da sempre impegnato a favore della stabilizzazione dei precari, ma anche il PD ieri ha esultato per i 16mila posti in più. Insomma tutto il governo è pronto a varare un’operazione senza precedenti e proprio per questo i malumori isolati sembrano ormai essersi quietati.
La stessa onorevole Granato oggi ha dichiarato: “Quella del concorso da noi bandito rappresenta l’unica strada percorribile per arrivare all’obiettivo della stabilizzazione dei precari a settembre. Ogni altra soluzione rappresenterebbe solo il mantenimento dello stato di precarietà di migliaia di docenti per un altro anno”. Continua rispondendo a quanti sostengono che il concorso non può essere espletato: “Chi dice che il concorso non può essere espletato a causa della situazione di emergenza in corso dice una falsità.
Il Ministero e il Movimento 5 Stelle sono costantemente impegnati a garantire lo svolgimento delle prove in condizioni di sicurezza”.
Alla fine – siamo convinti – vinceranno tutti: i precari che saranno stabilizzati, il governo che ha avallato un’operazione senza precedenti e gli stessi sindacati che in qualche modo diranno di aver contribuito a tale operazione.
