HomeComunicato StampaL'on Azzolina risponde al Dott. Rapisarda della Federazione Pro Ciechi

L’on Azzolina risponde al Dott. Rapisarda della Federazione Pro Ciechi

L’on. Azzolina è chiamata a precisare la Sua proposta di legge relativa l’abolizione delle classi pollaio, nel caso specifico risponde al dott. Rapisarda della Federazione Pro Ciechi. Lo fa attraverso la Sua pagina Facebook, di seguito la precisazione dell’on. Pentastellata:

“Ho letto le osservazioni del Dott. Rapisarda, Consigliere della Federazione Pro Ciechi, stamani su Orizzonte Scuola.
Il Dott. Rapisarda scrive: “Pur condividendo la ratio della proposta di legge pentastellata, mirante evidentemente e giustamente a ridurre il fenomeno tutto italiano delle cosiddette “classi pollaio”, mi permetto di evidenziare che essa, disponendo un numero massimo di 22 alunni per classe, anche in presenza di studenti con disabilità, creerebbe un po’ di confusione tra le famiglie dei nostri ragazzi, in quanto contravverrebbe e contrasterebbe con la normativa vigente”.

Probabilmente non ha approfondito i contenuti della mia proposta di legge, restando solo in superficie a quello che è stato scritto genericamente. I testi di legge però, per essere commentati, devono essere conosciuti o si genera la solita disinformazione.
Non è assolutamente vero che abbiamo previsto classi da 22 alunni anche in presenza di studente diversamente abile, nella proposta di legge c’è scritto: “Sul tema della disabilità interviene espressamente l’articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009, stabilendo che le prime classi delle scuole di ogni ordine e grado che accolgono alunni disabili al loro interno non possono superare «di norma » il numero di 20 alunni. Eppure, nonostante le ripetute circolari emesse dal MIUR, tutte volte a raccomandare il rispetto della normativa, la realtà dei fatti risulta ben diversa con aule che superano abbondantemente i parametri stabiliti per legge e che costringono le famiglie con figli disabili a rivolgersi ai tribunali per vedere applicatele normative”.
E al punto c scriviamo: “prevedere l’obbligo di costituire le classi iniziali delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, anche dell’infanzia, con non più di 20 alunni nel caso accolgano alunni con disabilità”.

Ergo nulla questio direbbero i latini.
Invito chi interessato a leggerla la proposta di legge prima di incorrere in errori, anche fatti in buona fede, che generano purtroppo però malintesi e notizie distorte che non fanno bene a nessuno”.

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