Senago, MI
24/04/2020
Una scuola fuori dagli schemi, l’Istituto Comprensivo Statale Marco Polo di Senago in provincia di Milano, oltrepassa la didattica a distanza in modo esemplare.
La scuola guidata dalla Dirigente Prof.ssa Rosa Di Rago ha ordini e gradi d’istruzione diversi ma all’orizzonte un’unica linea di confine: la riorganizzazione non solo sistemica ma sociale basata sulla creazione di una nuova comunità educante, più unita e solidale che ha il suo fondamento in un profondo rapporto bambini-insegnanti-genitori.
L’Istituto non si focalizza solo sulla didattica, le tecnologie e le videolezioni, ma il suo epicentro si trova nello stare vicini e sostenere accompagnandoli, anche se virtualmente, tutti coloro che ne fanno parte, nessuno escluso. In una situazione così complessa e imprevista la Scuola, anche se silenziosamente, continua il suo cammino e non china la testa al Covid. Non solo si distingue per aver ottimizzato l’organizzazione, attivando la dad, ma per l’enorme coinvolgimento di tutti gli stakeholder e la creazione di una serie di iniziative costanti. È fondamentale ricordare a tal proposito che dietro la dad non c’è solo un pc e dei compiti da assegnare, ma persone, lavoratori, famiglie, insegnanti e soprattutto bambini e ragazzi di tutte le età con le loro fragilità e debolezze.
Cosa su cui ha riflettuto bene la Dirigente Di Rago, che nonostante sia presente da solo un anno e mezzo nell’Istituto, con la sua energia e passione, ha reagito con tempestività e serietà. Infatti ha approfittato della sospensione organizzando velocemente corsi di formazione grazie al team digitale sull’utilizzo della piattaforma GSuite per tutto il personale. La piattaforma è stata fin da subito implementata con la creazione di account studenti e mettendo così i docenti nelle condizioni tali per continuare il loro lavoro. Anche se con qualche piccola resistenza e accelerando le procedure, la Dirigente ha ottenuto la totalità delle classi iscritte alla piattaforma GSuite e Classroom che non erano ancora in funzione nell’Istituto. Ha privilegiato, oltre ai meet con gli insegnanti, un solo canale istituzionale, definito da lei come “unico modo armonico di intenti per lavorare insieme come comunità, impedendo derive individuali.” Attraverso una comunicazione empatica, un dialogo continuo e puntando sul senso di responsabilità, sono state coinvolte tutte le risorse disponibili. Per ogni grado di istruzione, e in particolar modo anche per la scuola dell’infanzia, è stata prestata cura alla relazione con le famiglie.
Per sostenerle, sono stati rivolti a loro e diffusi alcuni video, alcuni informativi relative alle procedure adottate per la dad, uno di supporto per la gestione delle relazioni genitori-figli, per le diverse fasce d’età, da parte di una docente dell’istituto nonchè pedagogista. Inoltre è stato somministrato alle famiglie un questionario ed effettuato un monitoraggio relativo alle problematiche della dad. Un’altra iniziativa è stata “Io resto a casa”, video a cui hanno partecipato molti insegnanti dell’Istituto per far sentire ancora una volta la loro vicinanza agli alunni.
Da tutto ciò oltre che dall’intervista alla Dirigente si evince palesemente che il suo modo di agire è teso alla condivisione massima, alla vicinanza e al supporto di tutti non ad un ruolo esclusivamente dirigenziale. Lei stessa afferma che “Il Dirigente è come una regia apparentemente invisibile, ma che dà i suoi effetti, e pur a distanza si deve far sentire e deve avere una forte prossimità umana.” E aggiunge un’immagine analogica utilizzata al primo collegio dei docenti, per avviare l’anno scolastico e per nutrire la visione della rete e delle relazioni, in cui “La Scuola è come un albero dove i rami che si intrecciano, rappresentano tutte le persone presenti, e ciascuno può offrire il proprio contributo oltre la pura organizzazione avendo come parola d’ordine trasversale, la responsabilità.”
È chiaro, l’Istituto è un punto di riferimento che ci dimostra che è necessaria e urgente una rivisitazione umana, professionale e una maggiore condivisione. Si spera che tutte le scuole come questa, riescano a creare con perseveranza una rete inossidabile ed efficace di comunicazioni e azioni protese non solo alla continuità didattica ma soprattutto al supporto emotivo. Supporto emotivo, di cui oggi si parla tanto nelle linee guida della dad ma di meno nella società, dove non sempre ci sono azioni concrete e rapide che vengono attuate, rischiando così di farlo diventare la prossima emergenza sociale.
Si ringrazia per la collaborazione e l’intervista:
Dirigente Scolastica Prof.ssa Rosa Di Rago
Istituto Comprensivo Statale Marco Polo, Senago (MI)
Link Sito Istituzionale: marcopolosenago.edu.it
Contatti:
U. s.: Ilaria Maruca