HomeScuolaL'Istat conferma la crescita dell'inflazione, gli stipendi perdono ancora potere di acquisto

L’Istat conferma la crescita dell’inflazione, gli stipendi perdono ancora potere di acquisto

IN Italia esiste un problema serio, ed è quello della perdita di potere di acquisto degli stipendi. Lo certifica l’Istat che “conferma – riporta l’ANSA – la stima preliminare dell’inflazione a luglio: nel mese i prezzi sono cresciuti dello 0,4% su giugno e del 7,9% su luglio 2021 (da +8,0% del mese precedente)”.
Gli stipendi, in particolare quelli della scuola, restano fermi. Sono i più bassi d’Europa e non bastano le promesse dei politici in campagna elettorale a rassicurare la scuola.
Nè quelli di destra e nemmeno quelli di sinistra sembrano credibili. Da più parte fanno notare che hanno avuto più di un anno per rinnovare il contratto di categoria ma non è stato fatto.
Il governo delle larghe intese era sostenuto da tutte le forze politiche e nessuna di esse si è impegnata seriamente a favore del rinnovo del contratto del comparto scuola.

Intanto, sempre l’Istat, denuncia “la crescita del “carrello della spesa”, che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava da settembre 1984. L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2% a +4,7%.

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l’indice generale e a +3,3% per la componente di fondo”.

Ecco tutti i testi per prepararsi al concorso straordinario 2022 della scuola

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