A partire dal 1° gennaio 2025, le famiglie dovranno aggiornare il proprio ISEE per continuare a ricevere le prestazioni assistenziali, tra cui l’Assegno di Inclusione. Questa nuova disposizione, introdotta con la Manovra di Bilancio approvata lo scorso 20 dicembre, rappresenta un passaggio cruciale per coloro che desiderano mantenere il sussidio.
La novità principale riguarda la soglia ISEE, che aumenta da 9.360 euro a 10.140 euro. Tuttavia, per i beneficiari del precedente Reddito di Cittadinanza, ora titolari dell’Assegno di Inclusione, è previsto un ISEE “ricalcolato”. Questo significa che gli importi percepiti a titolo di Reddito di Cittadinanza o Assegno di Inclusione non verranno considerati ai fini del calcolo, evitando così che il precedente sussidio possa penalizzare l’accesso al nuovo beneficio.
Secondo quanto chiarito dal Ministero del Lavoro, l’INPS dovrà sottrarre dall’ISEE l’ammontare del Reddito di Cittadinanza eventualmente percepito dal nucleo beneficiario. In questo modo, il vecchio sussidio non andrà a influire negativamente sull’ISEE e non bloccherà l’accesso all’Assegno di Inclusione.
È fondamentale che i cittadini siano a conoscenza di questa novità, in modo da poter presentare correttamente la propria Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e ottenere l’ISEE ricalcolato, indispensabile per continuare a beneficiare dell’Assegno di Inclusione a partire dal 2025.
Essere informati su queste regole aiuterà le famiglie a navigare con successo il passaggio verso il nuovo sistema di assistenza sociale, senza il rischio di perdere il sostegno economico a cui hanno diritto.
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