In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera dal titolo “A chi fa davvero paura l’intelligenza artificiale?”, Maurizio Ferraris sostiene che temere che l’intelligenza artificiale possa prendere il potere o surrogare l’intelligenza umana è solo una manifestazione di una mancanza di intelligenza naturale. Le macchine non avranno mai bisogni come gli esseri umani, e quindi non avranno mai la stessa urgenza che spinge le persone a fare scelte per amore, fama, rispettabilità, o grandezza.
Secondo Ferraris, le macchine che svolgono operazioni caratteristiche dell’intelligenza umana meglio di essa stessa non significa che abbiano effettivamente acquisito intelligenza. E anche se esistono macchine in grado di rispondere a domande, risolvere equazioni e riassumere testi, non significa che abbiano effettivamente stabilito dei fini o che siano in grado di deliberare coerentemente.
L’autore conclude che la stima che possiamo affidare all’intelligenza artificiale non è certo né morale né intellettuale, e che le macchine non saranno mai in grado di comprendere il mondo in modo simile a come lo fa un essere umano.
Consigli ai nostri lettori
Libri scontati per prepararsi ai concorsi
InformazioneScuola grazie alla sua seria e puntuale informazione è stata selezionata dal servizio di Google News, per restare sempre aggiornati sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.
Iscriviti alla nostra pagina Facebook.
Seguiteci anche su Twitter