Il numero di docenti disposti a spostarsi dal Sud al Nord si assottiglia sempre di più fino ad esaurirsi e questo è un fatto.
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Lo abbiamo visto quest’anno con le call veloci e lo vedremo nei prossimi anni.
Io credo che innanzitutto vadano tolti i vincoli nella mobilità e poi vada stabilito qualche incentivo fiscale da definire con le parti sociali.
Se non si farà nulla, e credo che non si farà nulla, al Nord non si troveranno più insegnanti nei prosiimi anni
Il concorso straordinario ter di prossima uscita prevede 30.000 posti ma questi sono tutti al Nord e se non si ricorre ai ripari questi posti resteranno vacanti e il concorsi sarà solo propaganda
Aggiungo inoltre che nel medio termine ci sarà un grande esodo pensionistico dei Docenti che dovranno essere sostituiti e quindi al Sud si troverà lavoro e l’andata al Nord sarà solo un ricordo da raccontare ai nipoti.
I rapporti tra domanda e offerta nel settore dell’insegnamento si stanno invertendo e questo è un secondo fatto, si è fermato il decennale flusso di docenti dal Sud al Nord che ha permesso di tenere letteralmente le scuole aperte al Nord del Paese con docenti, ATA e Dirigenti.
Ma le insegnanti supplenti del Sud non possono andare alla Caritas per mangiare e i bidelli dormire sotto la galleria di Milano come i barboni.
Concludendo
Maggiori salari per tutti e rinnovi contrattuali a scadenza.
Sburocratizzare della funzione
Nell’immediato prevedere incentivi fiscali per i docenti che dal Sud vanno al Nord ammesso che si trovino ancora da concordare con i sindacati.
E soprattutto togliere i vincoli nella mobilità rinegoziando il PNRR.
Libero Tassella
Tenete sotto controllo i siti degli Ambiti Territoriali Provinciali per le supplenze 2023/24
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