Mi hanno chiesto quali sono i tempi della vertenza dei docenti vincolati, docenti neo immessi in ruolo dal 20/21 inamovibili dalla sede di immissione in ruolo per tre anni.
Parlo del livello politico non di quello sindacalcontrattuale.
Forse adesso è chiaro quanto andavo ripetendo mesi fa in articoli e dirette puntualmente disertare dagli stessi vincolati che si attardavano invece a ripetere sui social il mantra di no ai vincoli, no a un vincolo incostituzionale e si bloccavano tra loro con la fesseria della retroattività, dei bandi che qualche sprovveduto vincolato o pseudo tale va ancora ripetendo in dirette che sempre più stentatamente vengono seguite.
Il problema come dissi mesi fa procede su due piani, il piano politico e quello contrattuale.
E, sic stantibus rebus, o se vi aggrada rebus sic stantibus, il piano politico è ora prioritario rispetto a quello contrattuale.
Va da sé che permanendo la clausola dell’inderogabilità di cui al comma 17 novies dell’art 1 delka 159/2021, il livello contrattuale nei commi del redigendo art 2 del nuovo CCNI, potrebbe introdurre solo altre deroghe rispetto a quelle già previste dal comma 17 octies.
Fuori dal tecnico, se la politica non interviene subito nella legge di bilancio o in dispositivi normativi successivi ( legge milleproroghe) , riaggiornando il CCNI nel caso si firmi prima, la contrattazione può fare poco o può solo agire parzialmente, malgrado quanto dica il segretario della Uil Scuola Pino Turi.
La contrattazione non può modificare la Legge primaria, ma deve essere un’altra legge a modificarla.
Tanto premesso non voglio eludere la domanda circa i tempi
A settembre ai docenti vincolati che mi chiedevano i tempi della mobilitazione io indicai ottobre e soprattutto novembre e pertanto ho indicato la necessità di scendere in piazza ogni settimana ma con scarsi risultati per incapacità dei vincolati di automobilitazione e di coinvolgere i parlamenti regionali e gli assessori regionali per portare la problematica in commissione cultura della Conferenza Stato Regione.
Oggi è siamo a fine novembre il problema si sposta al Parlamento Nazionale , e dopo il Decreto sul PNRR dove emendamenti Giorgi e altri sono stati considerati irricevibili i riflettori si spostano sulla legge di bilancio 2022.
Le forze politiche devono fare la loro parte. Oggi la Flc Cgil ha presentato emendamenti sui vincoli su cui abbiamo riferito e che ci trovano d’accordo, del resto ritroviamo quanto stiamo andando dicendo da mesi, il 29 si chiude la possibilità di presentare emendamenti.
Ecco che la nuova tempistica è 29 novembre 19 dicembre, quando si dovrebbe chiudere la prima lettura, e per questo che diventa per i docenti vincolati importante l’appuntamento del 10 dicembre con lo sciopero di Flc Cgil Uil Scuola Snals e Gilda Unams che mette tra i punti il problema dei vincoli nella mobilità.
Quindi ora bisogna intensificare la mobilitazione, lasciare perdere iniziative spontaneistiche di gruppi e gruppetti, che ora si rivolgono a questo ora a quello ora insieme a questo è a quello, scioperare e manifestare il 10 dicembre , portando il problema dei vincoli al centro del conflitto e come problema urgente da risolvere in Parlamento nella legge di Bilancio 2022 e in caso di irricevibilità riproporre il problema ancora.
Solo dopo una soluzione politica potrà partire una regolamentazione contrattuale che attraverso uno strumento come la contrattazione appunto trovi le giuste soluzioni per le lavoratrici e i lavoratori e gli studenti, uscendo dalla gabbia di un provvedimento verticistico, astratto, napoleonico pensato e voluto dai burocrati fonte di disagio, di pendolarismo coatto e di una ricaduta negativa su studenti e famiglie.
Libero Tassella SBC
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