Gentile Redazione,
Vorrei condividere alcune riflessioni sul motivo per cui molti insegnanti scelgono di diventare Dirigenti Scolastici (DS). Diciamolo chiaramente: per molti, è l’unico vero avanzamento di carriera possibile all’interno del mondo della scuola.
Certo, esistono altre posizioni dirigenziali negli Uffici Scolastici, ma per la maggioranza rimangono irraggiungibili. Il ruolo del DS è l’unico realistico e accessibile.
Molti si cimentano in questa carriera per motivi puramente economici, e mi chiedo se abbiano realmente considerato tutte le implicazioni. Passare dal ruolo di docente a quello di DS significa entrare in un nuovo “calderone” di nomine e responsabilità, spesso consigliati caldamente a prendere in carico più istituti e plessi, quando non vengono assegnati d’ufficio.
In pratica, si ricomincia da capo. Non è sorprendente che molti DS risultino iperburocratizzati e ossessivi, date le enormi responsabilità che devono gestire.
A mio avviso, se si possiede una casa di proprietà e non si hanno numerosi figli a carico, ci si potrebbe anche astenere dal fare questo passo.
La retribuzione, infatti, non credo sia tale da cambiare radicalmente la vita di una persona. Un DS non è certamente paragonabile al prefetto o al questore della città in termini di stipendio e status.
Sarebbe utile aprire un dibattito su questi temi, per capire meglio le motivazioni e le reali aspettative di chi decide di intraprendere questo percorso.
Cordiali saluti,
Ciro V.
Leggi anche:
Continuità di servizio nella mobilità scolastica: potrebbe valere anche per i passaggi di ruolo?
Segui i canali social di InformazioneScuola
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola
Iscriviti al gruppo whatsapp
Iscriviti alla nostra pagina Facebook